Una tragica storia di speranza e disperazione si è svolta a circa cinquanta miglia da Lampedusa, nell’area Sar di Malta. La testimonianza del comandante Arturo Centore della nave umanitaria Sea Punks I mette in luce l’orrore di un naufragio che ha portato alla morte di tre bambini e al salvataggio di diciassette superstiti. Questa vicenda commovente è un altro episodio drammatico nella crisi migratoria che colpisce il Mediterraneo.
Il naufragio e il salvataggio: un racconto straziante
Le immagini di una mamma che perde i suoi tre figli in mare mentre cerca di salvarli sono il cuore straziante di questa storia. “Uno è morto tra le braccia del medico di bordo, un altro è stato trovato cadavere e un terzo è ancora disperso,” ha raccontato Centore. Queste parole racchiudono il dolore di una donna che, nella speranza di un futuro migliore, ha subito la tragedia più grande di tutte: la perdita dei suoi cari.
La Sea Punks I ha ricevuto l’allerta di emergenza tramite Alarm Phone, un servizio dedicato a segnalare situazioni di pericolo in mare. Il comandante Centore ha spiegato che inizialmente il target per il salvataggio si trovava a una distanza considerabile. Dopo diverse ore di navigazione, una nuova localizzazione ha portato il team a un incontro drammatico con la realtà: “Questa volta era molto vicino a noi.”
L’area era segnata da pericoli, tra cui contenitori di benzina galleggianti, un segnale inquietante della tragedia avvenuta. Centore ha descritto come, prima ancora di poter attivare gli allarmi, siano state udite solo urla disperate. Sono state attivate tutte le procedure di emergenza e un gommone è stato messo in mare per avviare le operazioni di salvataggio. Tra i naufraghi, un ragazzo aggrappato a un relitto e urla che richiamavano l’attenzione da più direzioni.
Le condizioni dei superstiti e il trasferimento a Lampedusa
Diciassette persone sono state tratte in salvo dalla Sea Punks I, ma la situazione era critica. Un ragazzo è stato portato a bordo mentre si trovava in condizioni precarie. Ancora più tragica è stata la scena di un bambino che non era riuscito a sopravvivere nonostante gli sforzi disperati del medico di bordo. “È stato straziante vedere una madre partire dalla Libia e perdere tutti i suoi tre figli.”
Dopo le operazioni di salvataggio, due superstiti hanno richiesto un’evacuazione medica urgente. Una donna incinta e un uomo che aveva ingerito acqua in abbondanza sono stati trasferiti in elicottero a La Valletta per ricevere cure tempestive. Gli altri superstiti, tutti disidratati e in stato di ipotermia, sono stati riportati con una motovedetta della Guardia Costiera a Lampedusa, dove la situazione complessiva rimane critica.
Situazione a Lampedusa: continuano gli sbarchi
Va segnalato che, mentre si registrano nuove tragedie in mare, la situazione a Lampedusa continua a complicarsi. Sono attualmente 387 i migranti nell’hotspot dell’isola. Recentemente, si sono verificati sbarchi di 62 e 59 persone su barchini, che sono stati condotti alla struttura di accoglienza in contrada Imbriacola dopo un triage sanitario iniziale.
Le autorità e le organizzazioni umanitarie si trovano ad affrontare una situazione sempre più difficile, in cui i sopravvissuti si confrontano con situazioni traumatiche e bisogni urgenti. Mentre la mobilitazione di soccorsi e l’assistenza per i migranti continuano, il Mediterraneo rimane un teatro di sofferenza e sfide umane profonde.