La metropoli americana si conferma, per il secondo anno consecutivo, come l’area urbana più congestionata al mondo. Nel 2023, un automobilista medio newyorchese ha perso ben 101 ore alla guida durante l’ora di punta, posizionando New York al vertice della classifica dei 947 centri urbani analizzati da Inrix. Città del Messico si è piazzata al secondo posto, seguita da Londra, Parigi e Chicago. La classifica tiene conto dell’intensità della congestione in termini di ore perse, calibrata sulle dimensioni della città.
Nonostante la diffusione del lavoro da remoto e la conclusione della fase post-Covid, nel 2023 la congestione del traffico nel mondo è in crescita. Il 78% delle aree urbane prese in considerazione ha registrato un aumento dei ritardi. Il traffico può essere considerato un barometro dell’economia: la circolazione di persone, merci e servizi genera domanda per i viaggi su strada, ma quando questa supera l’offerta di spazio stradale, si genera congestione. Quindi, sebbene il traffico congestionato impatti negativamente sull’economia, è anche un sintomo di attività economica.
Roma si conferma la città italiana più congestionata, occupando la 15esima posizione a livello globale e la terza in Europa, dopo Londra e Parigi. Tra le strade della capitale si perdono in media 69 ore all’anno, con un aumento del 15% rispetto al 2022. Milano segue al 25° posto, con 60 ore perse a causa del traffico. Torino si posiziona al 94° posto, Palermo al 104° e Firenze al 115°. In base alle analisi, i costi economici della congestione automobilistica nel 2023 sono stati significativi, con impatti in Stati Uniti, Regno Unito e Germania.
Nota: Il testo non include una conclusione specifica.