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Nicola Mora, ex difensore del NAPOLI, ha recentemente condiviso le sue riflessioni sulla storica gestione di Aurelio De Laurentiis nel programma “Napoli Magazine Live” su Radio Punto Zero. Durante la trasmissione, il calciatore ha analizzato i due decenni di presidenza De Laurentiis e il suo impatto sulla crescita del club, evidenziando come il NAPOLI sia diventato una delle realtà più competitive in Italia e in Europa.
La gestione di De Laurentiis: una trasformazione radicale
L’ascesa del Napoli nell’era De Laurentiis
Da quando Aurelio De Laurentiis ha rilevato il NAPOLI nel 2004, il club ha attraversato una metamorfosi che ha riportato la squadra ai vertici del calcio italiano. Mora ha descritto questo periodo come “venti anni bellissimi“, caratterizzati da una ricostruzione della storia recente del NAPOLI. De Laurentiis ha implementato strategie sia economiche che sportive che hanno permesso al club di rinascere dopo anni difficili.
Sotto la leadership di De Laurentiis, il NAPOLI è diventato un protagonista costante nelle competizioni nazionali e internazionali. La squadra ha visto una crescita continua, arrivando a classificarsi stabilmente tra le prime in Italia e partecipando con regolarità alle competizioni europee. Mora ha sottolineato che la qualità del calcio praticato è migliorata notevolmente, grazie anche all’introduzione di importanti calciatori e allenatori.
La Top 11 del Napoli secondo Nicola Mora
Mora ha proposto una “Top 11” dei calciatori che hanno segnato l’era De Laurentiis, scegliendo di schierarli in un 4-3-3, modulo che lo stesso ex difensore considera il più adeguato al gioco del NAPOLI. Secondo il suo schema, i portieri vedono Pepe Reina come una figura centrale, un elemento che ha contribuito in modo significativo al successo della squadra.
Nella difesa, Mora ha menzionato nomi importanti come Di Lorenzo, Kim, Koulibaly e Ghoulam, riconoscendo il loro ruolo cruciale nel mantenere la solidità della retroguardia. A centrocampo, Hamsik, Lobotka e Allan sono stati scelti per la loro capacità di gestione del gioco e di supporto all’attacco. Per quanto riguarda l’attacco, Mora ha optato per un trio dinamico composto da Lavezzi, Cavani e Osimhen, evidenziando la loro abilità nel fornire reti e giocate decisive.
Il ruolo degli allenatori e la continuità dei risultati
L’importanza della figura di Sarri
Personalmente legato all’ex allenatore Maurizio Sarri, Mora ha elogiato il suo contributo alla squadra, definendo quel periodo come uno dei più entusiasmanti nella storia recente del NAPOLI. Sarri ha spinto il NAPOLI a praticare un calcio spettacolare, creando un legame forte tra la squadra e i tifosi, un elemento fondamentale per la crescita dell’identità del club.
Mora ha anche notato che la continuità in panchina, fornita da De Laurentiis, ha consentito al NAPOLI di mantenere una stabilità rara nel calcio moderno. Il primo anno è stato l’unico passo falso, ma da lì in poi il NAPOLI ha costruito un futuro solido e promettente.
La competitività attuale del Napoli
Attualmente, con l’arrivo di allenatori come Conte, Mora vede finalmente il NAPOLI come una squadra competitiva in grado di confrontarsi ai massimi livelli. I nuovi acquisti stanno dimostrando la loro qualità, ma Mora ha avvertito che giocatori come Anguissa e Lobotka affrontano sfide nel centrocampo a due, dove la resistenza fisica è fondamentale.
Mora ha anche sottolineato che il contributo di Lukaku e McTominay sarà significativo nella fase attuale della stagione. Tuttavia, ha avvertito che il vero valore del NAPOLI si rivelerà solo dopo la pausa, momento in cui la squadra avrà accumulato il giusto equilibrio e compattezza necessaria per affrontare le sfide future.
Le parole di Mora tracciano un quadro chiaro della trasformazione e della posizione attuale del NAPOLI, sottolineando l’importanza della continuità e della strategia nel creare una squadra di successo.