Nell’ultima puntata di “1 Football Club“, trasmissione condotta da Luca Cerchione su 1 Station Radio, è intervenuto Nicola Zanini, allenatore della Dolomiti Bellunesi ed ex attaccante del Napoli nella stagione 2003/2004. Zanini ha condiviso le sue impressioni sulla recente partita tra Napoli e Juventus, esaminando le strategie degli allenatori e le performance dei calciatori.
Nicola Zanini ha iniziato la sua analisi commentando l’intensità della partita tra Napoli e Juventus, sottolineando come entrambi gli allenatori abbiano messo in campo un piano tattico ben strutturato. Ha apprezzato in particolare l’approccio del Napoli, che ha mostrato una maggior capacità di controllo rispetto agli avversari. Secondo Zanini, il Napoli avrebbe potuto beneficiare maggiormente delle opportunità create, specialmente grazie alle giocate di Kvara e Lukaku. Tuttavia, ha notato che la forza della difesa di Bremer ha reso difficile per il Napoli concretizzare le occasioni.
D’altro canto, ha anche osservato come il cambio di modulo della Juventus, condotto da Conte, abbia portato a una performance solida. La scelta di Conte di adottare una difesa a quattro è stata accolta favorevolmente dall’allenatore della Dolomiti Bellunesi. Zanini ha rimarcato che, nonostante il risultato finale, il Napoli ne esce con alcuni segnali positivi per il prosieguo del campionato, sottolineando l’importanza di un’iniezione di fiducia per la squadra.
Un altro punto interessante emerso durante l’intervista riguarda il confronto tra Lukaku e Vlahovic. Zanini ha affermato che il Napoli ha perso alcune occasioni cruciali nel corso della partita, opportunità che avrebbero potuto cambiare il corso della sfida. Vlahovic, d’altra parte, è stato sostituito in un momento critico del match, una scelta che secondo Zanini riflette le idee strategiche di Thiago Motta.
Zanini ha evidenziato l’importanza di avere un attaccante che sappia muoversi smartamente, notando che la Juventus, mentre si sta dimostrando solida in difesa, sta faticando a trovare incisività in fase offensiva. Questa prevedibilità, secondo l’allenatore, potrebbe rivelarsi un problema per la Juve nelle partite future, specialmente contro squadre in grado di sfruttare gli errori nella fase difensiva.
Nicola Zanini ha elogiato in particolare la prestazione di McTominay, sottolineando la sua importanza nel centrocampo del Napoli. Secondo lui, McTominay è un elemento imprescindibile in squadra, capace di adattarsi a diverse dinamiche di gioco in base all’avversario. Ha suggerito che in certe occasioni potrebbe giocare affiancato a Lobotka e Anguissa, dando così maggiore versatilità al centrocampo.
Discorso diverso per Kvara, il quale, nonostante la sua carica energetica e genetica, non ha brillato come in altre occasioni. Zanini ha notato che l’attaccante sembra aver mostrato un certo freno, mancando in alcune accelerazioni cruciali che avrebbero potuto cambiare la partita. Questa prestazione meno incisiva potrebbe influenzare le future scelte tattiche dell’allenatore.
La valutazione di Zanini è continuata con un focus su Politano, autore di una prestazione positiva sia in fase offensiva che difensiva. L’allenatore ha apprezzato la sua capacità di essere presente in attacco con diverse soluzioni, dimostrandosi allo stesso tempo un elemento prezioso in fase di contenimento. La sua duttilità sarà fondamentale per le vibrazioni future della squadra.
Infine, la discussione si è spostata sul derby di Milano, con la vittoria del Milan che ha sollevato interrogativi riguardo alle ambizioni dell’Inter. Zanini ha riconosciuto il trionfo del Milan come un avvenimento significativo, augurando di non considerarlo un campanello d’allarme per l’Inter. Ha elogiato Fonseca per il lavoro svolto e ha ritenuto la sconfitta come un’opportunità di riflessione per l’Inter, mai in discussione. La vittoria nel derby, ha commentato, rappresenta un punto di svolta cruciale per la stagione del Milan.