Novak Djokovic ha fatto il suo ingresso all’Us Open 2023 con una solida vittoria contro il moldavo Radu Albot. Il serbo, attuale numero due al mondo e fresco della medaglia d’oro olimpica, ha dimostrato la sua determinazione nonostante le difficoltà iniziali. Questo match ha segnato un ritorno in grande stile sul cemento per Djokovic, che non affrontava questa superficie da quasi sei mesi, un fattore che ha influito sulla sua prestazione. Nonostante ciò, ha raggiunto il secondo turno, portando a casa un risultato convincente.
Un’esibizione vincente ma con qualche inciampo
Prestazione di Djokovic: “Molti alti e bassi”
Il match contro Albot, terminato con un punteggio di 6-2, 6-2, 6-4, ha visto un Djokovic a tratti brillante ma anche in difficoltà. Alla fine dell’incontro, il tennista di Belgrado ha rivelato di aver vissuto momenti di incertezza, ammettendo di avere avuto “molti alti e bassi” durante il suo gioco. Questa oscillazione nelle prestazioni può essere attribuita a diversi fattori, tra cui il cambiamento di superficie e l’assenza prolungata dal cemento.
“In questo periodo ho affrontato diverse sfide – ha dichiarato Djokovic – ci sono stati i Giochi Olimpici sulla terra battuta e ho avuto bisogno di tempo per adattarmi nuovamente a questa superficie. Ogni match è un’opportunità per migliorare”, ha aggiunto, enfatizzando la necessità di rimettersi in pari con il suo ritmo di gioco. Questo processo di adattamento è comune per molti tennisti, specialmente quando si passa da una superficie all’altra, richiedendo tempo e pazienza.
L’energia di Flushing Meadows
Djokovic ha anche colto l’occasione per evidenziare l’atmosfera unica di Flushing Meadows, la sede dell’Us Open di New York. Le serate di tennis nella Grande Mela, secondo il tennista serbo, offrono un’energia senza pari che arricchisce l’esperienza del giocatore. “Le sessioni notturne qui sono le migliori al mondo”, ha affermato Djoko, sottolineando come la partecipazione del pubblico sia fondamentale. Con la nuova regola che permette al pubblico di muoversi liberamente durante i match, vivono un’esperienza più interattiva e coinvolgente.
Questa nuova dimensione contribuisce a creare un’atmosfera vivace, grazie anche all’aggiunta delle luci e della musica che caratterizzano il torneo. L’esperienza offerta dal pubblico di Flushing Meadows è, secondo Djokovic, un elemento chiave del suo successo in campo.
Il prossimo avversario: Laslo Djere
Sfida in arrivo: un incontro con il connazionale
Avanzando nel torneo, Djokovic si prepara a sfidare il connazionale Laslo Djere, che ha recentemente superato il tedesco Lennard Struff dopo un’incredibile battaglia di quasi quattro ore. Djere ha conquistato la vittoria in cinque set con il punteggio di 6-7, 6-1, 6-7, 6-4, 6-2, dimostrando grande tenacia e resistenza.
La competizione tra compatrioti può rivelarsi interessante, data la loro reciproca familiarità e i legami che li uniscono. Djokovic ha affermato che questo genere di incontri è sempre speciale, richiedendo un equilibrio tra rispetto e competitività. “La cosa bella di uno Slam è che hai un giorno di recupero tra due partite. Ho bisogno di migliorare, e il mio ginocchio sta bene, toccando ferro”, ha commentato il n.2 al mondo, mostrando ottimismo per la sua preparazione e il suo stato fisico.
Con questo spirito competitivo e la determinazione di continuare la sua corsa nel torneo, Djokovic ha in programma di affrontare Djere con la massima concentrazione, consapevole che un match tra due connazionali porta sempre con sé ingredienti particolari.
L’avventura di Djokovic all’Us Open è quindi appena iniziata, e le sue dichiarazioni lasciano intendere un approccio proattivo e lungimirante, con l’obiettivo di ritrovare il suo miglior tennis sul palcoscenico cospicuo del torneo.