A Jesi, nel cuore della storica Ancona, è stata installata una telecamera di ultima generazione nel campanile del complesso San Floriano. Questo progetto ha l’obiettivo di monitorare h24 la nidificazione di una coppia di falchi pellegrini, specie che ha trovato rifugio in questo luogo carico di significato. Questi rapaci, noti alla comunità locale come i falchi dell’imperatore Federico II, saranno seguiti durante il loro ciclo di vita, offrendo così un’opportunità unica di osservazione per cittadini e studiosi.
I falchi pellegrini e la loro storia
Il campanile del complesso San Floriano non è solo un monumento storico, ma anche un habitat essenziale per i falchi pellegrini. La coppia, composta da Federico e Ginevra, ha scelto questo luogo per nidificare e cacciare, creando così un legame profondo fra il rapace e la città. Federico, in omaggio all’imperatore svevo, e Ginevra, che ha sostituito la precedente compagna Costanza, sono diventati protagonisti di una narrazione che affonda le radici nel passato. Ogni primavera, i due falchi danno alla luce i loro pulcini, che dal campanile si avventurano nel cielo marchigiano. Allo stesso modo, i nomi dei pulcini sono ispirati alla casata sveva, portando avanti una tradizione che connette la fauna locale alla storia della città.
L’approccio della comunità verso questi animali trascende la mera osservazione, diventando un atto di valorizzazione della biodiversità. Si stima che negli ultimi anni, i falchi pellegrini hanno replicato con successo, contribuendo così ad aumentare la popolazione di questa specie nel territorio, già severamente minacciata in passato.
L’installazione della telecamera: un passo avanti per la ricerca
Il progetto di installazione della telecamera, frutto di una collaborazione tra il Comune di Jesi e il WWF, rappresenta un’innovazione significativa. Infatti, permette di monitorare costantemente la vita quotidiana dei falchi. La telecamera, installata da esperti del settore, inclusi Michel Giaccaglia e Gianluca Tiroli, non solo garantirà un flusso continuo di immagini, ma fornirà anche dati preziosi per la ricerca scientifica. Queste immagini saranno accessibili tramite un link sul sito internet comunale, trasformando la vita dei falchi in un evento pubblico.
Questo strumento di osservazione diventa essenziale per ornitologi, veterinari e falconieri che possono studiare da vicino comportamenti, ciclo di vita e interazioni sociali dei rapaci. Inoltre, sarà anche un modo per le scuole e le associazioni locali di approcciare tematiche ambientali e di conservazione in modo pratico e coinvolgente.
Impatti culturali e turistici per Jesi
L’installazione della telecamera non ha solo implicazioni scientifiche, ma porta con sé anche un forte richiamo culturale e turistico. La nidificazione dei falchi offre una nuova dimensione alla visita di Jesi, con la possibilità per turisti e residenti di osservare un fenomeno naturale in un contesto storico unico. L’assessore all’ambiente Alessandro Tesei ha espresso entusiasmo per l’iniziativa, sottolineando come Jesi, pur non essendo l’unica città a ospitare falchi, riesca a distinguersi grazie al legame con la figura dell’imperatore Federico II.
Grazie a progetti come questo, la città di Jesi si propone come un modello di integrazione tra storia, cultura e natura, offrendo una veste innovativa al turismo locale e ponendo l’accento sull’importanza della conservazione della fauna selvatica. La visione della natura che si fonde con il patrimonio storico offre oggi occasioni uniche di apprendimento e scoperta, contribuendo così a far conoscere le ricchezze naturali e culturali di questo affascinante territorio marchigiano.