Con l’appuntamento fissato per il 15 novembre, il Parco Archeologico di Pompei introduce una serie di innovazioni destinate a migliorare l’esperienza dei visitatori. I biglietti d’ingresso verranno personalizzati con i nomi dei visitatori e saranno parte di un progetto più ampio che mira a gestire in modo sostenibile i flussi turistici, massimizzando la tutela del patrimonio culturale e della sicurezza delle persone. I cambiamenti intendono rispondere alle crescenti necessità di un turismo meno invasivo e maggiormente rispettoso dei tesori archeologici.
Le inziative per la sostenibilità del Parco
La strategia del Parco Archeologico di Pompei si inserisce in un contesto più ampio di valorizzazione e sostenibilità . Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco, ha enfatizzato l’importanza di lavorare per un turismo che non solo sia sostenibile, ma che anche distribuisca i flussi su tutto il territorio circostante. Nonostante Pompei attiri milioni di visitatori ogni anno, l’obiettivo è quello di creare un’esperienza di visita che non si limiti solo all’area archeologica principale, ma si estenda anche ai siti minori come Boscoreale, Torre Annunziata, Villa dei Misteri, Civita Giuliana e Stabia. Questa scelta non solo vorrebbe alleggerire la pressione su Pompei, ma anche promuovere il patrimonio culturale locale attraverso forme di turismo slow, che incoraggiano un’esplorazione più profonda e riflessiva delle bellezze italiane.
Il piano prevede la possibilità di ampliare le aree accessibili nella città antica, permettendo ai visitatori di scoprire luoghi meno noti ma altrettanto affascinanti. Tali iniziative sono essenziali per evitare che il flusso turistico diventi insostenibile, in particolare in caso di eventi naturali come i terremoti, a cui le zone archeologiche sono vulnerabili. Sicurezza e conservazione del patrimonio devono andare di pari passo con l’accoglienza dei turisti.
Dialogo e gestione condivisa con gli stakeholder
Un aspetto cruciale del nuovo approccio è la cooperazione con gli operatori del settore e altre parti interessate. È evidente da parte del Parco la volontà di distribuire equamente i benefici economici e sociali del turismo, evitando che le pressioni siano avvertite solo in alcune aree. Zuchtriegel evidenzia che le misure per gestire i flussi turistici e garantire la sicurezza devono essere considerate all’interno di un quadro più ampio, in cui il dialogo con tutti gli stakeholder è fondamentale. Ciò suggerisce un impegno a lungo termine per un’evoluzione costante e collaborativa del modello di gestione.
Nel contesto della ripresa post-pandemia, la necessità di adattarsi e modificare le strategie diventa ancora più rilevante. La situazione attuale presenta sfide e opportunità uniche, e gli occhi saranno puntati sulla risposta del pubblico alle nuove misure, insieme agli effetti sul tessuto sociale ed economico delle comunità limitrofe. La giusta gestione di tali dinamiche permetterà di non soltanto mantenere il Parco come una delle principali attrazioni turistiche, ma anche come un luogo di apprendimento e rispetto per un patrimonio che è parte integrante della nostra storia.
Con l’introduzione della personalizzazione dei biglietti e la spinta verso un turismo più consapevole, il Parco Archeologico di Pompei si prepara a una nuova era, in cui il rispetto del passato si coniuga con la volontà di crescere in armonia con il presente.