L’adozione di biglietti personalizzati e l’introduzione di un limite giornaliero di accesso agli Scavi di Pompei segnano un importante passo avanti nella gestione della fruizione del sito archeologico. Da anni, le voci critiche si sono fatte sentire, evidenziando i rischi legati al sovraffollamento e all’impatto negativo sulle strutture storiche. Con la nuova strategia proposta dalla direzione del Parco Archeologico, si cerca di garantire un turismo consapevole e di qualità.
L’evoluzione del turismo a Pompei e le sfide attuali
Il turismo a Pompei ha subito un notevole incremento negli ultimi anni, con picchi di affluenza che hanno destato preoccupazione tra gli esperti del settore. Antonio Pepe, coordinatore della Cisl del Parco archeologico di Pompei, e Nicola Mascolo, segretario della Flp, hanno sollevato interrogativi sull’efficacia delle campagne promozionali come la “Domenica al Museo”, introdotta nel 2015. Sebbene l’accesso gratuito nelle prime domeniche del mese potrebbe sembrare un incentivo, in realtà ha generato situazioni di affollamento non sostenibile, in particolare durante le festività.
Le statistiche parlano chiaro: il 25 aprile registrò 30mila visitatori e la prima domenica di maggio ne contò ben 33mila. Questo flusso massiccio di persone ha portato a difficoltà nella sicurezza e nella vigilanza del sito, compromettendo l’integrità dei beni culturali. Gli operatori di settore sottolineano come, in questi casi, si attiri un pubblico non solo di appassionati di storia, ma anche di curiosi, spesso poco interessati alla valorizzazione culturale del patrimonio archeologico.
Le preoccupazioni per il turismo interno e le disuguaglianze
Pepe e Mascolo non si limitano a critiche sulla gestione turistica, ma sollevano una questione di equità nell’accesso alla cultura. Affermano che il governo italiano dovrebbe garantire ai propri cittadini le stesse opportunità di fruizione rispetto a quelle offerte agli stranieri. La loro opposizione all’abolizione dell’ingresso gratuito per i cittadini italiani over 65 e ai pensionati del Ministero è chiara, evidenziando il “favore” riservato agli stranieri, che spesso non ricambiano con simili benefici quando visitano altri Paesi.
L’odierna gestione del patrimonio culturale non può prescindere dall’accessibilità per gli italiani, i custodi di una storia ricca e articolata. I rappresentanti del Parco archeologico auspicano una riflessione da parte delle istituzioni sulle politiche di accesso a musei e siti culturali, chiedendo una maggiore considerazione delle esigenze dei cittadini locali.
Il nuovo piano organizzativo e le prospettive future
Con l’implementazione del nuovo piano organizzativo da parte dell’Amministrazione del Parco archeologico, i responsabili del settore culturale manifestano fiducia in un approccio che promette di consolidare l’offerta turistica e culturale di Pompei. La nuova strategia intende migliorare la sicurezza per visitatori e personale, oltre a tutelare il valore inestimabile dei beni archeologici.
Pepe e Mascolo esprimono la convinzione che questi cambiamenti rappresentino non solo una sfida, ma anche una opportunità per attrarre un pubblico internazionale. La programmazione di eventi, attività culturali e un servizio di accoglienza attento alle esigenze del visitatore sono elementi chiave per garantire un’esperienza di qualità. I risultati ottenuti finora dimostrano che un approccio consapevole e ben strutturato può generare riscontri positivi, contribuendo così a un turismo che valorizza e preserva il patrimonio.
In questo nuovo contesto, la Cisl e la Flp si mostrano pronte a collaborare attivamente con l’Amministrazione per garantire un equilibrio tra l’afflusso di visitatori e la necessità di preservare uno dei patrimoni culturali più importanti del mondo.