Un recente provvedimento ha introdotto nuove regole per la determinazione del reddito individuale del titolare, il quale risulterà composto non solo dalla pensione stessa, ma anche da redditi di qualsiasi natura. Alcune voci saranno escluse da questa valutazione, come i trattamenti di famiglia, le indennità di accompagnamento, il reddito della casa di abitazione, i trattamenti di fine rapporto e competenze arretrate. Anche le pensioni di guerra, le indennità per i ciechi parziali e l’indennità di comunicazione per i sordomuti non saranno considerate ai fini del calcolo del reddito individuale.
Dettagli sulle nuove disposizioni
I nuovi importi previsti dal provvedimento sono differenziati in base ai contributi versati nel corso degli anni. Per chi ha versato contributi fino a 15 anni , il diritto è di 437 euro se il reddito si attesta fino a 1,5 volte il trattamento minimo, e di 336 euro se il reddito si situa tra 1,5 e due volte il trattamento minimo. Per coloro che hanno tra i 15 e i 25 anni di contributi , il diritto è di 546 euro se il reddito è fino a 1,5 volte il trattamento minimo, e di 420 euro se il reddito è tra 1,5 e due volte il trattamento minimo. Infine, per chi conta più di 25 anni di contributi , si ha diritto a 655 euro se il reddito è fino a 1,5 volte il trattamento minimo, e a 504 euro se il reddito è tra 1,5 e due volte il trattamento minimo.