Il mondo della pizza a Roma sta vivendo una fase di grande fermento e innovazione, con nuovi talenti che stanno ridefinendo le tradizionali linee di produzione e consumo. Ristoranti come Pizzarium e Roscioli sono diventati veri e propri punti di riferimento, mentre i giovani pizzaioli stanno spingendo verso un’evoluzione del piatto iconico della cucina italiana. Dalla doppia proposta di stili della Fornace Stella & Muscas al premio di ‘Pizza dell’anno’ ottenuto da Frumentario di Alessandro Santilli, il panorama romano è un vivace mix di tradizione e novità.
Negli ultimi anni, Roma ha visto una fioritura di nuovi pizzaioli che cercano di affermarsi nel competitivo mercato locale. Tra questi vi è Alessio Muscas, il quale ha inaugurato Fornace Stella & Muscas, un locale che si distingue per la sua offerta di pizze che spazia dallo stile romano a quello napoletano. Questa duplice proposta permette di attrarre una vasta clientela, desiderosa di assaporare i sapori autentici di entrambe le tradizioni. Anche Jacopo Mercuro, pizzaiolo di 180grammi, ha raggiunto recentemente un’importante riconoscenza con i tre spicchi del Gambero Rosso, dimostrando che innovazione e tradizione possono coesistere in perfetta armonia.
Un altro protagonista è Alessandro Santilli, che con il suo Frumentario ha catturato l’attenzione della critica grazie a un approccio fresco e originale. Giovanissimo, Santilli ha saputo conquistare il quartiere Re di Roma e il palato di una clientela sempre più attenta e curiosa. Il suo locale è punto di riferimento per chi cerca un’esperienza culinaria unica, con pizze che vanno oltre la semplice combinazione di ingredienti, trasformandosi in veri e propri piatti gourmet.
La creatività dei pizzaioli è una delle chiavi del successo del nuovo filone della pizza a Roma. Alessandro Santilli, ad esempio, non si limita a sfornare pizze standard, ma si dedica con passione alla ricerca di abbinamenti innovativi e condimenti di alta qualità. I suoi collaboratori e lui stesso trascorrono le serate a sperimentare e perfezionare nuove ricette, cercando sempre di mantenere la pizza accessibile a tutti. Uno degli esempi più celebri è la pizza con baccalà mantecato, completata al bancone con lardo di Colonnata e crema di mandorle, una proposta che illustra perfettamente l’idea di fusione tra la tradizione e le tecniche della cucina fine dining.
Oltre alla pizza classica, Santilli ha anche dato spazio a pizze più audaci, come quelle realizzate con ingredienti provenienti da diverse tradizioni gastronomiche, mantenendo sempre una forte identità romana. I suoi impasti, preparati con lievito madre, sono in grado di esaltare i condimenti, creando un equilibrio armonico che soddisfa anche i palati più esigenti. Da non perdere è la focaccia ai 5 cereali, che accompagna condimenti ricercati come giardiniera di verdure e burro affumicato.
Nel nuovo panorama della pizza a Roma, non è solo il prodotto finale a conquistare i clienti, ma anche l’esperienza complessiva che il locale è in grado di offrire. Al Frumentario, per esempio, i clienti possono osservare i pizzaioli all’opera e conoscere la preparazione e la storia dei vari piatti. La spiegazione dettagliata dei condimenti e dei metodi di cottura, come la cottura lenta della pizza al pecorino, crea un’atmosfera di coinvolgimento e condivisione. Questo approccio ha dimostrato di essere vincente, attirando non solo gli amanti della pizza, ma anche quelli desiderosi di scoprire le origini e i segreti della cucina.
Alessandro Santilli ha alle spalle anche esperienze formative presso prestigiosi chef, il che ha influenzato profondamente il suo modo di concepire la pizza. La combinazione di tecniche di alta cucina e tradizione della pizza ha contribuito a un prodotto finale che è sia innovativo che radicato nelle tradizioni romane. Con una crescente attenzione verso la salute e l’uso di ingredienti freschi, più persone si stanno avvicinando a questa nuova concezione di pizza, trasformandola in una vera e propria esperienza gastronomica.
La scena della pizza romana, quindi, è in continua evoluzione e sta generando nuove opportunità per i giovani talenti, segnando un significativo rinnovamento nel modo di approcciarsi a questo piatto che è simbolo della cultura italiana.