Nuove tensioni legali tra Alessandro Basciano e Sophie Codegoni: la procura di Milano richiede gli arresti domiciliari

Nella recente vicenda che coinvolge Alessandro Basciano e Sophie Codegoni, la procura di Milano ha deciso di fare appello al tribunale del Riesame, scaturito dalla scarcerazione del deejay, interrompendo un periodo di potenziale conflitto e tensione. Questo sviluppo avviene in un contesto di accuse di stalking, con la procura che evidenzia un rischio concreto di atti persecutori da parte di Basciano nei confronti dell’ex compagna. La denuncia sporta dalla Codegoni, avvenuta nel dicembre 2023, continua a influenzare l’esito delle indagini e le decisioni giudiziarie in merito alla sicurezza dell’influencer e della loro figlia.

Il ricorso della procura di Milano: nuovi scenari legali

La procura di Milano ha avanzato un ricorso al tribunale del Riesame per richiedere gli arresti domiciliari per Alessandro Basciano, arrestato e successivamente rilasciato. Questa mossa legale si fonda su argomentazioni di rilevante preoccupazione: secondo gli inquirenti, ci sono concreti rischi che Basciano possa reiterare comportamenti persecutori nei confronti di Sophie Codegoni. Le accuse di stalking, che hanno portato alla denuncia da parte di Codegoni, si sono amplificate: non si tratta solo di parole, ma di una serie continua di minacce e insulti che l’influencer ha riscontrato nel loro rapporto.

La situazione si è aggravata, rendendo essenziale un esame approfondito da parte del tribunale. I legali della procura stanno cercando di sottolineare che, nonostante Basciano sia stato rilasciato, le tensioni e le potenziali ripercussioni sulla vita di Codegoni richiedono una supervisione continua. Dunque, il Riesame dovrà decidere se le paure espresse dalla Codegoni siano fondate e meritevoli di protezione legale, considerando la gravità delle accuse.

La denuncia di Sophie Codegoni: una testimonianza di paura e determinazione

Sophie Codegoni ha deciso di farsi ascoltare al Palazzo di giustizia, dove ha presentato una testimonianza di circa cinque ore, durante la quale ha dettagliato i minacciosi comportamenti del suo ex compagno. Nel corso dell’audizione, ha ribadito la sua volontà di non ritirare la querela, definendola un passo fondamentale per cercare di tutelare la propria sicurezza e quella della figlia. La sua testimonianza è stata chiara e diretta: “La querela non l’ho mai ritirata e non ho intenzione di farlo”, ha affermato fermamente davanti ai pubblici ministeri.

La giovane influencer ha condiviso con la procura una cronologia di eventi che hanno caratterizzato la sua relazione con Basciano, iniziata all’interno del reality “Grande Fratello VIP“. Ha descritto la crisi che ha portato alla decisione di denunciare l’ex compagno, un passo difficile ma necessario. La Codegoni ha avvertito il pubblico ministero Antonio Pansa dei continui abusi verbali, evidenziando come la situazione fosse deteriorata al punto da non poter più essere ignorata.

La denuncia di stalking ha permesso di riattivare le indagini da parte della procura, mantenendo alto il livello di attenzione sugli eventi e su eventuali ulteriori minacce che potrebbero manifestarsi.

Tempi e modalità dell’arresto: la rapida scarcerazione di Basciano

L’arresto di Alessandro Basciano è avvenuto in un contesto particolarmente delicato e complesso. Dopo meno di 48 ore in custodia, il gip Anna Magelli ha deciso di rilasciarlo, ritenendo che non ci fossero le condizioni necessarie per una detenzione cautelare. Questa decisione è stata accolta con sorpresa e preoccupazione da parte di chi segue la vicenda, considerando la gravità delle accuse. La scarcerazione si è basata su una scrittura privata del 26 febbraio, in cui si cercava di mostrare la volontà di ricomporre i rapporti per il bene della loro bambina.

Tuttavia, molti elementi, inclusi i contenuti di alcune chat e le sue minacce vocali, sono stati fatali per l’immagine pubblica e la reputazione dell’artista. Il piano di riconciliazione è stato considerato inefficace agli occhi della legge e non ha prodotto gli effetti desiderati. Codegoni, decisa ad andare avanti, ha espresso la disponibilità a fornire ulteriori prove, come ulteriori chat e registrazioni delle telefonate minatorie. Questo atteggiamento rappresenta una sfida significativa per Basciano e la sua difesa, while highlighting il determinato intento della Codegoni di proteggere se stessa e la propria famiglia.

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Filippo Grimaldi