Con l’approccio del nuovo anno, cresce la tradizione di stilare buoni propositi. Ma perché la maggior parte delle persone fallisce? Secondo recenti studi, oltre il 90% degli adulti non riesce a mantenere i propri intenti, lasciando in ogni inizio d’anno una scia di delusioni. Analizzando i comportamenti e le motivazioni alle spalle di questi propositi, esperti e ricercatori offrono suggerimenti pratici per trasformare le intenzioni in risultati tangibili.
L’ottimismo come chiave del successo
Ultimamente, le ricerche condotte da Max Fisher della Ohio State University hanno messo in evidenza la connessione tra ottimismo e successi nei buoni propositi. Nonostante il 91% degli intenti fallisca, studi dimostrano che coloro che riescono a mantenere i loro propositi condividono un tratto distintivo: l’ottimismo. Questo stato mentale non solo aiuta a vedere il bicchiere mezzo pieno, ma infonde anche la capacità di affrontare le sfide quotidiane con una prospettiva positiva.
Fisher e il suo team hanno suggerito che l’ottimismo non è semplicemente una reazione agli eventi, ma una scelta consapevole. Si può sviluppare interagendo con persone positive e concentrandosi sulle soluzioni, piuttosto che ignorare i problemi. Il Dalai Lama ha sottolineato che l’ottimismo non implica ignorare le difficoltà; al contrario, rappresenta un modo per rimanere motivati a trovare soluzioni. In questo contesto, sviluppare una mentalità ottimistica può diventare il primo passo verso il successo nei propositi.
Abbattere amicizie tossiche, circondarsi di personalità incoraggianti e cercare attivamente strategie di pensiero positivo è il modus operandi suggerito dai ricercatori. La mentalità ottimistica si forma nel tempo e richiede pazienza e dedizione. Pratiche come la meditazione e la gratitudine possono potenziare questa predisposizione, rendendo più semplice affrontare situazioni difficili.
Piccoli obiettivi per grandi risultati
Spesso, i buoni propositi falliscono perché i loro autori si fissano su traguardi irrealistici, spingendosi verso obiettivi troppo ambiziosi. La psicologia ci insegna che gli approcci estremi, come pensare in bianco e nero, possono generare frustrazione. Nella maggior parte dei casi, è meglio stabilire obiettivi specifici e misurabili.
Ad esempio, piuttosto che affermare “voglio essere più in forma”, si potrebbe decidere di passeggiare per 20 minuti tre volte alla settimana. Questo approccio pragmatico incoraggia a fissare traguardi raggiungibili e a dedicarsi a un cambiamento graduale. Alcuni psicologi consigliano di partire con piccole azioni quotidiane per costruire un momentum positivo. Anche solo aggiungere 10 minuti di esercizio al giorno è un ottimo punto di partenza.
Questa strategia non solo rende il traguardo più accessibile, ma genera una sensazione di soddisfazione ogni volta che si riesce a conseguire un piccolo obiettivo. Queste “piccole vittorie”, se sommate, possono portare a un cambiamento significativo nel tempo.
Autenticità nei propositi
Un aspetto cruciale nel realizzare buoni propositi è la motivazione intrinseca. Molti obiettivi provengono da pressioni esterne, come aspettative sociali o desideri altrui, piuttosto che da una vera volontà di cambiamento personale. Prima di giocare la propria carta per il nuovo anno, è essenziale porsi domande interne. Ciò che desideriamo per noi stessi deve rispecchiare veramente i nostri valori e desideri.
Investire tempo nella riflessione su cosa vogliamo veramente ci aiuta a costruire una base solida per i nostri obiettivi. Questo approccio richiede un’analisi onesta delle motivazioni, per assicurarci che i propositi riflettano desideri autentici piuttosto che pressioni esterne.
Creare un sistema di sostegno
Avere un elenco di buoni propositi non basta; è fondamentale creare un sistema che faciliti il raggiungimento degli obiettivi. Un desiderio vago come “mangiare sano” richiede un piano chiaro che renda le scelte quotidiane più facili da implementare. Per esempio, iniziare a fare la spesa con ingredienti salutari è un passo essenziale.
Strutturare azioni quotidiane che incoraggino le nuove abitudini aiuta a rendere il cambiamento qualcosa di normale. Un’organizzazione del tempo, l’impostazione di promemoria e la definizione di spazi specifici in casa per preparare i pasti possono essere punti saldi in questo percorso.
Ridurre la dipendenza da smartphone
Una preoccupazione crescente è quella legata all’uso eccessivo degli smartphone, che è tra le principali cause di stress mentale. Interrompere questa spirale di dipendenza è cruciale per liberare tempo e spazio per altri propositi. Secondo il Centro Nazionale per le Dipendenze, una soluzione facile può essere quella di designare aree della casa prive di smartphone. Creare tematiche di “free time” per allontanarsi dal digitale aiuta a migliorare il benessere complessivo.
Stabilire piccole pause quotidiane per disconnettersi e dedicare tempo a hobby o relazioni interpersonali può alleviare il carico mentale e rinvigorire la motivazione personale. Acquisire la consapevolezza sul proprio uso quotidiano della tecnologia può trasformarsi in un’ulteriore area di miglioramento per il nuovo anno.
Con un pizzico di ottimismo e una serie di strategie pratiche, la possibilità di realizzare i buoni propositi diventa un obiettivo alla portata di tutti.