Un recente incontro tenutosi presso la Prefettura di Napoli ha messo in rilievo un progetto significativo per il suo territorio. Le famiglie residenti nel campo rom di Cupa Perillo, situato a Scampia, si preparano a una vita nuova, con la prospettiva di una sistemazione alternativa prevista per la prossima estate. Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha fornito indicazioni sui tempi e sull’importanza del piano, che prevede anche una serie di lavori di bonifica dell’area.
Un cambiamento atteso da tempo
Durante la riunione, il sindaco Manfredi ha delineato il percorso di reinsediamento delle famiglie attualmente residenti nel campo rom. Attualmente, il censimento indica che nel campo di Cupa Perillo vivono tra le 250 e le 300 persone. Con l’inizio dei lavori, si prevede che l’area venga liberata, permettendo la bonifica e la futura realizzazione di svincoli stradali. Queste opere sono concepite non solo per migliorare la viabilità , ma anche per riqualificare un’area finora trascurata.
La pianificazione prevede che le famiglie trovino sistemazione in “micro cluster”, ovvero gruppi abitativi più piccoli. Le istituzioni hanno già deciso di riutilizzare appartamenti confiscati alla criminalità organizzata, un’opportunità che potrebbe restituire dignità e stabilità a chi ne ha bisogno. Questa decisione rappresenta un passo importante per la rinascita sociale e urbanistica della zona, storicamente sottoposta a problematiche di integrazione e sicurezza.
L’importanza delle risorse finanziarie
Uno degli aspetti cruciali del progetto è il budget totale stimato in 30 milioni di euro, di cui quasi metà proviene già da finanziamenti esistenti per il reinsediamento delle famiglie rom e per la realizzazione degli svincoli. Il sindaco ha sottolineato l’esigenza di un intervento tempestivo e coordinato, utilizzando poteri commissariali per accelerare i processi e garantire l’accesso a ulteriori risorse. La bonifica dell’area, altresì fondamentale per il rinnovamento, è stimata a un costo di circa 12 milioni di euro, con finanziamenti attesi dalla struttura commissariale.
Questi investimenti rappresentano non soltanto un’opportunità di risoluzione per un problema che persiste da oltre trent’anni, ma anche un simbolo della volontà di intervento da parte delle istituzioni locali. La collaborazione tra Comune, Prefettura e Regione dimostra che si sta costruendo una rete di sostegno per risolvere questioni complesse e storiche.
Un approccio collaborativo e interistituzionale
Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha enfatizzato l’importanza dell’incontro come un passo decisivo verso una nuova progettualità condivisa tra le diverse istituzioni coinvolte. Ha evidenziato il desiderio di sbloccare i fondi già esistenti per affrontare l’argomento dei campi rom. Questo incontro si è trasformato in una sorta di conferenza dei servizi, in cui Comune di Napoli, Prefettura, Regione Campania e il commissario straordinario per le periferie si sono confrontati per progettare l’avvenire.
L’accordo che nascerà da questa riunione non solo definirà le modalità di intervento ma anche il protocollo da seguire nei prossimi mesi, con l’obiettivo di mettere in atto un’unica strategia di intervento. Ci sono ora le basi per un lavoro congiunto che mira a risolvere le problematiche più radicate nella comunità di Scampia, non solo migliorando le condizioni di vita delle famiglie coinvolte, ma riequilibrando anche la situazione sociale dell’area.
La prospettiva di un cambiamento tangibile in Cupa Perillo si fa così sempre più concreta grazie a questi sforzi coordinati, che si propongono di affrontare le criticità storiche con soluzioni pratiche e sostenibili.