Un nuovo episodio di crollo nella zona delle Vele di Scampia ha riacceso l’attenzione sullo stato di precarietà degli edifici. Dopo il tragico crollo della Vela Celeste, avvenuto pochi mesi fa, il solaio tra il quinto e il sesto piano della Vela Rossa è ceduto, fortunatamente senza causare feriti. Tuttavia, la situazione rimane critica e solleva interrogativi sulla sicurezza degli abitanti e sull’efficacia delle politiche di riqualificazione urbana.
La dinamica del cedimento
Il cedimento della Vela Rossa, che si è verificato nel pomeriggio di ieri, è stato descritto dai residenti come un’esperienza angosciante. Un boato improvviso ha fatto tremare i palazzi, seguito dalla caduta di macerie e polvere, intensificando il senso di paura tra gli abitanti. Il punto critico del cedimento riguarda un ballatoio situato tra il quinto e il sesto piano, parte fondamentale della struttura. Gli agenti di polizia e le autorità locali sono intervenuti prontamente per garantire la sicurezza e gestire l’emergenza, mentre i vigili del fuoco si sono occupati di verificare le condizioni dell’edificio e assicurare che non ci fossero ulteriori rischi per gli abitanti.
In seguito al crollo, sei famiglie sono state evacuate immediatamente. Ulteriori verifiche hanno portato a un incremento del numero dei nuclei familiari sfollati, che ora ammonta a dieci. Il trasferimento di queste famiglie rappresenta una soluzione temporanea, suscitando angoscia e preoccupazione tra chi si ritrova a dover lasciare le proprie abitazioni senza certezze sul futuro.
Le reazioni delle autorità e dei residenti
Il crollo ha riacceso preoccupazioni e tensioni tra i residenti di Scampia, che da tempo denunciano una situazione di disagio abitativo e mancanza di soluzioni concrete da parte delle autorità . La presenza sul campo del vicesindaco Laura Lieto e delle forze dell’ordine indica l’urgenza di affrontare la questione non solo a livello di emergenza, ma anche in ottica di interventi strutturali.
La risposta immediata da parte delle istituzioni è stata di monitorare la situazione e assicurarsi che non ci siano altri edifici a rischio. È emersa la necessità di accelerare i programma di sgombero e demolizione delle Vele, considerati inadeguati e pericolosi per la sicurezza dei residenti. Il sindaco Gaetano Manfredi ha sottolineato come il crollo evidenzi l’urgenza di completare le operazioni di sgombero avviate nelle scorse settimane, promuovendo un percorso per liberare gli immobili in modo da avviare al più presto le demolizioni.
Il contesto della riqualificazione urbana
Il crollo della Vela Rossa avviene in un momento cruciale per la riqualificazione urbana di Scampia. Il progetto ReStart Scampia, avviato con l’obiettivo di rigenerare l’area, prevede interventi significativi, tra cui la demolizione delle Vele e la costruzione di nuovi edifici residenziali. È previsto che i lavori per il primo edificio residenziale inizino entro la fine dell’anno, con scavi già in corso. Questo rappresenta una risposta concreta alle numerose richieste dei cittadini di avere spazi abitativi sicuri e dignitosi.
Le autorità locali sono consapevoli del lavoro che resta da fare per garantire un futuro migliore ai residenti di Scampia. L’integrazione degli sforzi con la Prefettura e il coinvolgimento attivo del comitato degli abitanti sono essenziali per affrontare il problema studiando soluzioni sostenibili e durature. La rinascita di Scampia passa anche attraverso la capacità di risposta delle istituzioni, che devono dimostrare impegno e rapidità nell’affrontare il grave problema della precarietà abitativa che affligge la zona.