L’istruzione italiana si prepara a un cambiamento significativo con il nuovo concorso per docenti previsto dal PNRR. Questo evento rappresenta un passo decisivo per il rafforzamento del sistema scolastico nel nostro Paese, mirato ad ottimizzare la qualità dell’istruzione. Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa, che mira ad assumere ben 70.000 nuovi insegnanti entro il 2026. Scopriamo insieme tutti i dettagli sul concorso, i posti disponibili, i requisiti richiesti e le procedure di selezione.
Posti disponibili per il concorso
Il piano governativo prevede un totale di 19.032 posti in palio, di cui un quarto riservati per il sostegno agli alunni con disabilità. Nel dettaglio, il concorso offre 10.677 posti per la scuola secondaria di I e II grado e 8.355 posti per la scuola primaria e dell’infanzia. Questa iniziativa è concepita con l’intento di garantire a ogni studente un percorso educativo che non solo accompagni ma esprima anche il valore delle inclinazioni individuali. Giuseppe Valditara ha dichiarato che “questo concorso rappresenta un fondamento per la crescita e l’inclusione” all’interno del sistema scolastico italiano, evidenziando il ruolo chiave degli insegnanti nel promuovere la qualità dell’education.
Requisiti per partecipare
Per partecipare al concorso, i candidati devono essere in possesso dell’abilitazione all’insegnamento. Per la scuola secondaria, sono ammessi anche coloro che hanno accumulato tre anni di servizio negli ultimi cinque oppure hanno acquisito i 24 CFU/CFA richiesti. È interessante notare che anche gli aspiranti insegnanti che stanno completando i percorsi abilitanti attivati nell’anno accademico 2023/2024 possono presentare domanda, a patto di soddisfare alcune condizioni. Per le posizioni di sostegno, è necessaria la specifica specializzazione, un aspetto fondamentale per garantire un supporto adeguato agli studenti con necessità particolari. La diversificazione delle opportunità di carriera nell’educazione mette in luce l’impegno del governo di mantenere un alto standard d’insegnamento.
Le prove di selezione
Il concorso è strutturato in tre importanti fasi, ciascuna progettata per valutare accuratamente le competenze dei candidati. La prima fase consiste in una prova scritta computer-based, composta da 50 domande a risposta multipla che i candidati dovranno completare in 100 minuti. Questa prova ha l’obiettivo di misurare le competenze pedagogiche e le abilità digitali, oltre alla conoscenza della lingua inglese. I candidati devono già possedere i titoli richiesti per accedere a questa fase.
La seconda fase, che include un colloquio orale, si concentrerà sulle specifiche competenze disciplinari e pratiche didattiche dei candidati. Solo coloro che verranno valutati con almeno 70 punti su 100 nella prova scritta potranno accedere a questo step, limitato a un numero massimo di partecipanti pari al triplo dei posti disponibili per ciascuna regione e classe di concorso. La terza e ultima fase è la valutazione dei titoli, riservata a chi ha superato con successo la prova orale. Le graduatorie finali verranno stilate in base ai punteggi ottenuti, stabilendo quindi un chiaro percorso verso l’assunzione a partire dal 1° settembre 2025.
Modalità di presentazione delle domande
Per partecipare, gli interessati devono registrarsi sui portali dedicati: www.inpa.gov.it per la scuola secondaria e per la scuola dell’infanzia e primaria. È cruciale disporre di credenziali valide, come quelle del Sistema Pubblico di identità digitale o della Carta di identità elettronica . Solo attraverso questi canali sarà possibile completare la propria domanda di partecipazione, assicurandosi di rispettare la scadenza fissata per le ore 23.59 del 30 dicembre 2024. Il rispetto di queste scadenze è fondamentale per garantire la propria partecipazione al concorso e contribuire così al miglioramento del sistema educativo nazionale.