Nuovo episodio di violenza all’ospedale Pellegrini di Napoli: 48esima aggressione del 2024

La situazione di insicurezza negli ospedali napoletani continua a preoccupare. Frequenti episodi di violenza mettono a rischio il personale sanitario e i pazienti. Solo nel 2024, sono già 67 le aggressioni segnalate tra le ASL di Napoli 1 e 2, con il Pellegrini che si distingue come uno degli ospedali più colpiti. L’ultimo attacco, avvenuto il 12 novembre, ha coinvolto un paziente in stato di agitazione, sollevando nuove preoccupazioni sulla sicurezza nelle strutture sanitarie.

Dettagli dell’aggressione al pronto soccorso

L’episodio si è verificato nel pronto soccorso dell’ospedale Pellegrini di Montesanto, situato nel cuore di Napoli. Attorno alle 13:40, un uomo di origine algerina è stato trasportato al nosocomio in ambulanza a causa di una ferita riportata durante una rissa. Registrato con un ‘codice verde’, il paziente è stato assistito dall’infermiere di turno, che gli ha raccomandato di mantenere la posizione sulla barella per prevenire cadute e ulteriori complicazioni.

Tuttavia, la situazione è rapidamente degenerata. L’individuo, visibilmente agitato, ha cominciato a perdere il controllo, minacciando la professionista con insulti e attacchi verbali di natura oscena. La tensione ha continuato a crescere quando il paziente ha aggredito fisicamente l’infermiere, scaraventandosi contro di lei.

Questo episodio è rappresentativo di una crescente forma di aggressività che il personale sanitario è costretto a affrontare nei contesti di emergenza, un problema che richiede attenzione e interventi concreti per garantire la sicurezza di chi lavora in settori tanto delicati.

Intervento delle forze dell’ordine e reazioni alle aggressioni

La reazione a questa violenza è stata immediata. Altri pazienti presenti nel pronto soccorso, insieme a guardie giurate e a un poliziotto già in servizio nella struttura, hanno immediatamente intervenuto per contenere l’aggressore. Dopo un rapido ma deciso intervento, l’uomo è stato immobilizzato e condotto in stato di fermo dalla polizia.

Questo episodio evidenzia la necessità di una maggiore presenza delle forze dell’ordine all’interno delle strutture ospedaliere. Il personale sanitario, nonostante l’esperienza e la professionalità, si trova ad affrontare situazioni sempre più pericolose, e molti professionisti chiedono un aumento della protezione e dell’assistenza sul posto.

L’aggressione all’ospedale Pellegrini si inserisce in un quadro allarmante che ha visto un incremento significativo degli episodi violenti nei presidi sanitari di Napoli. La comunità medica e le istituzioni stanno sollecitando interventi per migliorare la sicurezza dei luoghi di cura, affinché episodi di tal genere diventino sempre più rari.

La risposta dell’ASL e delle istituzioni sanitarie

L’appello per una migliore sicurezza negli ospedali non è passato inosservato. L’ASL di Napoli 1 ha manifestato il suo forte impegno nel contrastare questo fenomeno attraverso l’implementazione di misure preventive, tra cui la formazione del personale sulle tecniche di gestione delle aggressioni e l’ausilio di strumenti tecnologici per monitorare gli ambienti delicati come i pronto soccorso.

Le istituzioni locali ed i dirigenti sanitari stanno anche valutando piani per la presenza costante di agenti di polizia o militari in particolare in orari di maggiore afflusso, in modo da garantire un supporto tempestivo e dissuasivo contro comportamenti violenti.

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Redazione