Con la nuova Legge di Bilancio vengono introdotti nuovi limiti per il prelievo di contante allo sportello. Cosa c’è da sapere.
La Legge di Bilancio 2025 apporta significative modifiche fiscali e sociali. Una delle principali modifiche è stata la riduzione degli scaglioni IRPEF a tre aliquote insieme a un taglio dell’IRES al 20% per le imprese che reinvestono i loro profitti in tecnologie avanzate o più lavoro.
Inoltre, viene modificato il sistema dei bonus edilizi, sostituiti da una detrazione unica al 50% per lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica.
Inoltre, sono previsti incentivi per l’acquisto di elettrodomestici che utilizzano l’energia in modo più efficiente. Tuttavia le conseguenze di queste misure a lungo termine sono controverse.
Infine la Legge impone nuovi limiti in campo prelievi e pagamenti, stabilendo delle cifre ben specifiche. Ecco tutte le informazioni utili.
I limiti previsti dalla nuova legge
La nuova Legge di Bilancio per il 2025 conferma il limite ai pagamenti in contante a 5. 000 euro, senza apportare modifiche significative rispetto agli anni precedenti. Questo tetto rimane invariato, contribuendo a ridurre la confusione che si era generata negli anni antecedenti, quando il limite era stato abbassato in maniera drastica. Tuttavia, ogni pagamento che supera tale cifra deve essere effettuato attraverso metodi tracciabili, quali bonifici, assegni non trasferibili o vaglia.
L’Unione Europea ha stabilito un limite generale di 10. 000 euro per i pagamenti in contante, limite che i singoli Stati membri possono ridurre ma non aumentare a partire dal 2027. In merito alle transazioni in Italia, i pagamenti superiori ai 5. 000 euro devono essere tracciabili, e la dilazione dei pagamenti per eludere questo limite non è consentita, eccetto nel caso in cui la rateizzazione sia prevista dal contratto o dalle prassi commerciali, a condizione che le rate siano distanziate di almeno 7 giorni.
Quali sanzioni si incorrono
Chi effettua un pagamento in contante superiore ai limiti stabiliti è esposto a una multa che può oscillare tra 1. 000 e 50. 000 euro, con sanzioni ulteriormente elevate nel caso in cui l’importo superi i 250. 000 euro. Sono previste delle eccezioni: ad esempio, i cittadini stranieri residenti all’estero (come i turisti) possono effettuare pagamenti fino a 15. 000 euro nei negozi, mentre le rimesse all’estero tramite money transfer hanno un limite di 1. 000 euro. Inoltre, i pagamenti destinati a Pubbliche Amministrazioni, condomini e associazioni sportive dilettantistiche hanno limiti inferiori, fissati a 1. 000 euro.
Infine, per quanto concerne le detrazioni fiscali, quali quelle relative a spese sanitarie o edilizie, è necessario che i pagamenti siano effettuati con mezzi tracciabili, mentre le retribuzioni devono sempre essere corrisposte tramite strumenti tracciabili, eccetto per i lavoratori domestici.