L’Olimpia Milano sta affrontando un’annata 2024/25 particolarmente complessa, caratterizzata da una serie di infortuni che si stanno rivelando un vero e proprio incubo per lo staff tecnico guidato da Ettore Messina. Da Shavon Shields a Ousmane Diop, passando per Neno Dimitrijevic e Fabien Causeur, molti sono i giocatori che hanno dovuto fermarsi a causa di problemi fisici, complicando notevolmente i piani della squadra. Gli eventi hanno avuto inizio già nei primi mesi della stagione e mostrano un quadro allarmante sulla gestione della salute degli atleti.
Shavon Shields è stato costretto a una lunga pausa forzata a causa di una lesione muscolare nell’inguine destro. Il giocatore, uno dei punti di forza dell’Olimpia, ha dovuto abbandonare il campo per quasi un mese, da ottobre a novembre, privando la squadra di uno dei suoi elementi chiave. Queste assenze non sono semplici problematiche fisiche: influiscono direttamente sulla chimica di gioco e sulle strategie di Messina, costretto a fare a meno di un giocatore che avrebbe dovuto contribuire in modo significativo durante le partite cruciali della stagione. Il recupero di Shields è stato lungo e laborioso, evidenziando la necessità di una gestione attenta dei carichi di lavoro e delle fasi di recupero per evitare problematiche simili in futuro.
Anche Ousmane Diop ha avuto la sfortuna di imbattersi in infortuni problematici. A metà ottobre, durante una partita contro lo Zalgiris, ha subito una distorsione alla caviglia destra, che l’ha costretto a saltare molte partite. Nonostante il suo desiderio di tornare in campo il prima possibile, le sue condizioni sono peggiorate durante il riscaldamento pre-partita contro il Maccabi, dove si è manifestata una distrazione agli adduttori della coscia destra. Questo doppio stop è davvero difficile per l’Olimpia Milano, che ha già dovuto affrontare diverse problematiche fisiche. La mancanza di Diop ha significato dover rivedere le rotazioni e adattare il gioco per compensare la sua assenza, creando ulteriori sfide per il coach.
Se non bastassero le assenze di Shields e Diop, il roster si è ritrovato ad affrontare anche l’infortunio di Neno Dimitrijevic. Il giovane playmaker ha subito un trauma contusivo al pollice, che lo ha tenuto lontano dal gioco, limitando ulteriormente la profondità della squadra. Nel frattempo, Fabien Causeur ha dovuto rinunciare a diverse gare a causa di un’infiammazione, iniziando dal 2025, un nuovo anno che avrebbe dovuto portare nuove speranze ma che si è aperto nel peggiore dei modi. La situazione di Dimitrijevic e Causeur sottolinea quanto sia importante preservare la salute dei giocatori e come ogni piccolo infortunio possa avere ripercussioni più ampie sull’intera squadra.
Infine, Leandro Bolmaro ha vissuto anche lui il suo share di difficoltà, con noie alla caviglia subite in una partita contro Sassari e un infortunio agli adduttori durante una gara di Eurolega contro il Partizan. Questi infortuni hanno portato a uno start-stop costante per Bolmaro, necessario per il recupero, minando la sua continuità di rendimento. Ogni assenza si è tradotta in un peso maggiore da portare per i compagni di squadra e un rimescolamento delle gerarchie, richiedendo continuamente aggiustamenti da parte dello staff.
Nonostante l’Olimpia Milano abbia la possibilità di recuperare alcuni dei suoi giocatori chiave nel corso della stagione, le esperienze infortuni già vissute mettono in evidenza le difficoltà con le quali la squadra è costretta a confrontarsi. Tra traumi muscolari, influenze e problemi ai legamenti, il team sta attraversando un periodo che, tra sfide e difficoltà, offre importanti insegnamenti su come gestire le risorse in modo efficace nel corso di un campionato lungo e faticoso.