Omicidio a Monaco: fuggitivo tedesco trovato con il cadavere del padre a Pomigliano d’Arco

Un caso di crimine che ha sconvolto l’opinione pubblica. Tobias Amman, un uomo di 33 anni, è stato arrestato dopo un drammatico viaggio da Monaco di Baviera a Pomigliano d’Arco, in Italia, durante il quale ha nascosto nel bagagliaio della sua auto il corpo senza vita del padre. Il suo intento era di sfuggire alla giustizia, ma i fattori imprevisti hanno portato alla sua cattura e a una scoperta agghiacciante.

Il delitto avvenuto a Monaco di Baviera

I fatti che hanno scatenato la fuga

Il tragico evento è avvenuto in una tranquilla giornata a Monaco di Baviera, dove Tobias Amman ha accoltellato il padre in circostanze ancora poco chiare. Alcuni testimoni hanno assistito all’orrendo crimine e hanno immediatamente contattato le autorità locali. Tuttavia, mentre la polizia tedesca avviava le indagini, Amman aveva già iniziato la sua fuga. Nonostante il tempestivo allerta e il mandato di arresto europeo emesso dalle forze dell’ordine tedesche, l’uomo è riuscito a eludere i controlli per diverse ore, intraprendendo un viaggio disperato verso l’Italia.

La testimonianza dei residenti

Dopo l’omicidio, i residenti del quartiere hanno commentato l’assenza di segni premonitori del delitto, descrivendo Tobias come un uomo normalmente tranquillo. L’atto di violenza ha suscitato shock e sgomento tra le persone che conoscevano la vittima e il suo aggressore. Le autorità locali a Monaco di Baviera hanno avviato un’indagine approfondita per chiarire le dinamiche che hanno portato a questo tragico evento familiare.

Il fermo a Pomigliano d’Arco

L’intervento della polizia municipale

La fuga di Amman si è interrotta a Pomigliano d’Arco, dove ha tentato di introdursi in alcune abitazioni. A seguito di un guasto al veicolo, Amman ha abbandonato l’auto, una Skoda, per cercare un altro mezzo per proseguire la sua fuga. Mentre rovistava in tre appartamenti nella speranza di trovare delle chiavi, i residenti hanno notato la sua presenza sospetta e hanno avvisato la polizia municipale. Gli agenti, guidati dal tenente colonnello Emiliano Nacar, sono giunti sul posto e hanno arrestato Amman senza difficoltà.

La scoperta macabra

Durante le operazioni di controllo, il comandante Nacar ha scoperto l’esistenza di un mandato di arresto europeo a carico di Amman, avviando ulteriori indagini. Parallelamente, gli agenti hanno localizzato l’auto abbandonata. Quando hanno perquisito il bagagliaio, hanno trovato il corpo del padre, coperto da una coperta, rivelando così la tragica verità dell’accaduto. Questa scoperta ha immediatamente mobilitato la Polizia Scientifica e la squadra mobile di Napoli, che hanno proceduto a una serie di accertamenti approfonditi.

Interrogatorio e detenzione

Risposte evasive dell’arrestato

Interrogato dalla polizia, Amman ha affermato di non aver rubato nulla dalle abitazioni, ma non ha fornito ulteriori chiarificazioni sul ritrovamento del cadavere. Le autorità sono ora impegnate a raccogliere informazioni e prove che possano svelare gli eventi che hanno portato all’omicidio e alla drammatica fuga. Le domande su cosa sia realmente accaduto tra padre e figlio rimangono, mentre gli investigatori indagano sulle motivazioni di questo gesto estremo.

Conseguenze legali

Dopo il fermo, Tobias Amman è stato trasferito nel carcere di Poggioreale, dove resterà in attesa della decisione delle autorità riguardo alla sua estradizione in Germania. Con il proseguire delle indagini, il caso ha attirato l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica, accendendo un intenso dibattito su violenza domestica e salute mentale. Amman rappresenta un esempio tragico di come le dinamiche familiari possano degenerare in atti di violenza inaspettati e devastanti, lasciando una scia di dolore e interrogativi irrisolti.

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Redazione