Dal 18 al 20 ottobre 2024, Napoli si prepara ad accogliere la sesta edizione di Open House Napoli, un festival dedicato all’architettura che offre visite guidate gratuite per riscoprire l’immenso patrimonio architettonico e artistico della città. L’evento, sostenuto dall’impegno di oltre 400 volontari, si propone di rendere accessibili al pubblico luoghi storici e moderni, spesso inediti o esclusivi, attraverso un ricco programma di attività ed esplorazioni. Scopriamo insieme le novità e i punti salienti di questo atteso festival.
Open House Napoli rappresenta un’opportunità unica per cittadini e turisti di esplorare l’architettura della città attraverso oltre 150 eventi distribuiti durante tre giorni. Le visite guidate si concentrano su edifici storici, studi professionali, spazi pubblici e privati, e comprendono anche talk e laboratori destinati a bambini. Questo festival non è solo un momento di scoperta culturale, ma anche un’occasione per mettere in luce il valore delle esperienze condivise tra comunità e appassionati di architettura.
Il festival coinvolge figure di spicco nel settore, tra cui architetti, studenti, docenti, progettisti e cittadini, i quali si uniscono per guidare i visitatori attraverso percorsi che abbracciano il centro città e le periferie. Grazie a queste iniziative, i partecipanti avranno l’opportunità di conoscere storie architettoniche affascinanti, scoprendo comunità e tradizioni locali che altrimenti rimarrebbero invisibili.
Quest’anno Open House Napoli presenterà numerose novità, inclusi progetti in fase di sviluppo e nuove aree da esplorare. Tra le proposte più interessanti c’è lo Spazio Obù della Fondazione Terzoluogo, attualmente in fase di cantiere nel Borgo Sant’Antonio. Questo progetto ambizioso di rigenerazione urbana mira a creare spazi educativi e culturali che promuovano la socializzazione per bambini e famiglie.
Inoltre, la Palazzina Uffici dell’Istituto STEMS del CNR, opera firmata da Massimo Pica Ciamarra, sarà un altro dei punti focali del festival. I visitatori potranno apprezzare le recenti progettazioni di residenze private, presentate dai loro stessi ideatori, offrendo uno sguardo diretto su come si sta trasformando la vita abitativa in città.
Tra le altre novità, gli spazi della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale ai Colli Aminei e il Palazzo della Provincia, già centro nevralgico della vita culturale napoletana. Anche la chiesa di Sant’Andrea delle Dame, e il Complesso dei Cinesi, promettono di arricchire l’offerta di visite, rendendo visibili luoghi spesso trascurati.
Open House Napoli non dimentica le famiglie e i più giovani, con una sezione dedicata chiamata OHN Kids. Questa iniziativa offre laboratori creativi e spettacoli mirati a stimolare la curiosità dei bambini verso l’architettura e l’arte. Attraverso esperimenti artistici e attività di costruzione, i partecipanti potranno esplorare la città e i suoi tesori in maniera interattiva.
In aggiunta, eventi come mostre, performance e conversazioni tematiche arricchiranno ancor di più il festival, creando un’atmosfera dinamica e coinvolgente. I laboratori di Amnesty International, focalizzati sui diritti dei bambini, offriranno ulteriori spunti educativi, avvicinando i più piccoli alla cittadinanza attiva.
Una delle novità più significative di questa edizione è il programma OHN Talks, che prevede una serie di incontri e dibattiti sulle trasformazioni architettoniche della città. In programma per il 18 ottobre al Real Albergo dei Poveri, le tavole rotonde affronteranno tematiche riguardanti il futuro dell’architettura urbana, con focus su progetti emblematici come il mercato ittico e il Real Albergo stesso.
Interventi da parte di esperti e importanti figure nel campo dell’architettura arricchiranno il dibattito, trattando questioni cruciali e condividendo visioni innovative per la Napoli del futuro. Eventi come questi rappresentano una straordinaria occasione di confronto e crescita per i professionisti del settore e per la comunità.
Comunicare un messaggio di inclusività è uno degli obiettivi perseguiti in questa edizione di Open House Napoli. Grazie alla collaborazione con il Capability Festival, sono previste visite guidate accessibili a persone con disabilità, promuovendo l’idea di una città senza barriere. Tra i luoghi che hanno aderito all’iniziativa figurano il Museo Archeologico Nazionale, Castel Sant’Elmo e la Certosa di San Martino, offrendo a tutti l’opportunità di partecipare attivamente al festival.
Questa attenzione verso l’accessibilità rende Open House Napoli non solo un evento di grande richiamo a livello culturale, ma anche un’importante piattaforma per discutere e promuovere il valore della città come luogo inclusivo e aperto a tutti, elevando ulteriormente la qualità dell’esperienza per ogni visitatore.