La sicurezza cibernetica è al centro dell’attenzione in Italia, grazie a un’importante operazione condotta dal Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica. Questa azione mirata coinvolge ben 160 agenti e si estende su tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di combattere le truffe online, le frodi informatiche e gli accessi abusivi a sistemi informatici. L’iniziativa è una risposta diretta alla crescente minaccia delle truffe digitali, che colpiscono migliaia di cittadini ogni anno.
Uno dei metodi più insidiosi utilizzati dai truffatori è quello del falso operatore. In questo schema, le vittime vengono contattate telefonicamente o attraverso messaggi, da individui che si spacciano per dipendenti di istituti bancari o addirittura membri delle forze dell’ordine. Questi truffatori avvisano le loro vittime di un presunto accesso anomalo al conto corrente e successivamente le convincono a trasferire fondi su un altro conto, considerato “sicuro”. Questa pratica non solo è illegale, ma è estremamente dannosa, in quanto sfrutta la paura e la fiducia delle persone.
Un’altra tipologia di raggiro è la truffa del falso figlio, dove il truffatore contatta l’obiettivo fingendo di essere un familiare in difficoltà. In genere, questi truffatori si presentano come figli o parenti che affermano di aver perso documenti, un cellulare o un bancomat, rendendo necessaria l’acquisizione di un nuovo smartphone. Chiedono quindi l’invio immediato di denaro, aggirando la logica e l’attenzione delle vittime, che spesso cedono per paura di mettere in difficoltà un proprio caro.
Con l’avvento delle piattaforme social, i truffatori hanno creato un altro rischioso canale: gli annunci di vendita fraudolenti. Questi possono apparire su principali social network, dove vengono offerti beni e servizi a prezzi particolarmente interessanti. Nonostante le apparenze, si tratta di truffe ben congegnate che mirano a ingannare gli utenti, portandoli a effettuare pagamenti per prodotti che in realtà non esistono. La vulnerabilità degli utenti in rete rende questo tipo di frode particolarmente preoccupante.
Il primo semestre del 2023 ha visto un marcato aumento delle frodi online, con la Polizia Postale che ha registrato circa 14.000 casi investigati, un incremento del 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le somme sottratte ammontano a circa 114 milioni di euro, evidenziando un preoccupante aumento del 71% nel volume di denaro perso per frodi rispetto alla prima parte del 2022. Questi dati sottolineano l’urgenza di interventi di contrasto e sensibilizzazione.
Il Servizio Polizia Postale ha messo a disposizione una serie di consigli per proteggere i cittadini da possibili truffe. Una delle raccomandazioni più importanti è quella di non cliccare su link presenti in email e sms sospetti. È suggerito, invece, di accedere direttamente ai siti ufficiali attraverso motori di ricerca, per minimizzare il rischio di phishing. In aggiunta, nessun membro delle forze dell’ordine, dipendente di Poste Italiane o di istituti bancari richiederà mai informazioni sensibili come credenziali e codici di accesso tramite telefono o messaggi.
Qualora si ricevessero contatti da numeri sconosciuti da presunti familiari in difficoltà, si consiglia di ignorare il messaggio e di contattare direttamente la persona su un numero che si conosce già. In caso di annunci di vendita particolarmente allettanti, è importante fare attenzione e verificare le recensioni o le esperienze di altri utenti, per evitare di cadere in inganno.
Per maggiori dettagli e informazioni relative alla sicurezza online è possibile visitare il sito ufficiale della Polizia Postale, www.commissariatodips.it, dove si possono trovare ulteriori risorse e strumenti per prevenire le frodi informatiche.