Un’operazione decisiva dei Carabinieri ha portato all’arresto di cinque individui accusati di gravi reati legati all’estorsione e all’usura, tutti con un legame diretto con il clan camorristico Gionta. Il provvedimento è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, scaturito da un’articolata indagine. Gli elementi raccolti evidenziano un contesto di intimidazioni e pressioni nei confronti di aziende e organizzazioni, incluso un club calcistico locale.
I Carabinieri del Gruppo di Torre Annunziata hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, coinvolgendo cinque persone gravemente indiziate di estorsione e usura aggravata dal metodo mafioso. L’operazione è emersa in seguito a indagini approfondite che hanno messo in luce le modalità operative del clan Gionta nel comune di Torre Annunziata e nelle aree circostanti.
Le indagini hanno rivelato che gli indagati avrebbero esercitato una forte pressione sulla dirigenza di una squadra di calcio locale, il Savoia, costringendo i rappresentanti del club a versare una somma di circa tremila euro per garantire la continuità dell’attività calcistica. Questa forma di coercizione mette in evidenza non solo l’interesse economico del clan, ma anche la loro presenza nel tessuto sociale e culturale della comunità locale.
In aggiunta, è stato scoperto che gli indagati hanno concesso prestiti a tassi usurari a un imprenditore operante nel settore della pesca. Sottoposto a minacce severe, l’imprenditore è stato costretto a restituire il denaro con modalità intimidatorie che rappresentano uno dei volti più drammatici dell’influenza mafiosa sulla vita economica della zona.
In risposta alle accuse e all’operazione di pubblica sicurezza, il Savoia 1908 Fc ha rilasciato una dichiarazione ufficiale attraverso cui chiarisce che l’attuale società non ha mai ricevuto richieste estorsive. Questo comunicato sottolinea l’importanza della separazione tra la dirigenza attuale e l’attività criminosa dei soggetti arrestati. La società, sotto la proprietà di Casa Reale Holding Spa e presieduta da Emanuele Filiberto di Savoia, ritiene che la presenza della sua dirigenza abbia contribuito a “salvare il Savoia” da eventuali legami con la criminalità organizzata.
Questo intervento da parte della dirigenza è stato considerato determinante nella lotta contro la camorra, promuovendo la legalità e la trasparenza nel contesto calcistico locale. Emanuele Filiberto di Savoia ha espresso in precedenti occasioni l’impegno della società a preservare l’integrità del club e la reputazione di Torre Annunziata.
Il provvedimento di custodia cautelare si colloca in un contesto di indagini preliminari, il che significa che i soggetti coinvolti sono considerati presunti innocenti fino a una sentenza definitiva. È importante notare che l’operazione è solo l’ultimo tassello di una strategia più ampia per combattere la criminalità organizzata in Campania.
Le autorità stanno intensificando gli sforzi per debellare le infiltrazioni mafiose nel tessuto economico e sociale, evidenziando l’importanza della cooperazione tra le forze dell’ordine e la comunità. Restano da vedere le mosse successive nel procedimento legale e come si svilupperanno le indagini in corso. La lotta contro la camorra e altre forme di criminalità organizzata richiede una vigilanza continua e un impegno collettivo da parte delle istituzioni e della società civile.