I Carabinieri del Nucleo Forestale di Pozzuoli hanno recentemente condotto un’operazione a Giugliano in Campania, focalizzata sulla prevenzione degli illeciti legati all’ambiente e alla tutela del benessere animale. Durante un’attività di controllo, in collaborazione con personale veterinario dell’ASL NA2 Nord e dell’Ufficio Tecnico Comunale, sono state individuate gravi irregolarità in un’area di circa 7.500 mq a Licola Mare. Il sequestro di due maneggi, insieme al rinvenimento di ingenti quantità di rifiuti stoccati in modo non conforme, ha portato a denunce per abusi edilizi e violazioni del Codice dell’Ambiente.
Controllo congiunto sul territorio
L’operazione, iniziata con l’intento di monitorare le attività nei maneggi locali, ha coinvolto un’ispezione scrupolosa delle strutture presenti. I militari, affiancati da esperti dell’ASL e del comune, hanno scoperto non solo pratiche di gestione rifiuti altamente discutibili, ma anche l’assenza di documentazione relativa allo smaltimento dei rifiuti generati dalle attività di maneggio. La situazione si è rivelata critica, poiché un’ampia quantità di letame e liquami era stata abbandonata sul suolo, senza le precauzioni necessarie per prevenire il deflusso nelle acque superficiali.
Le irregolarità hanno guidato il team verso ulteriori verifiche, che hanno confermato l’esistenza di numerose criticità in materia di sicurezza ambientale e di regolamentazione edilizia. Questo controllo non è stato solo un atto di vigilanza, ma un passo importante verso il rispetto delle normative vigenti che tutelano l’ambiente e la salute pubblica.
Sequestro di strutture abusive
Nel corso delle operazioni, è emerso anche un ulteriore abuso legato alla costruzione di strutture non autorizzate all’interno di uno dei due maneggi controllati. Sono stati accertati la costruzione di 63 box per cavalli e un immobile adibito a ufficio, tutti realizzati in assenza di richieste e permessi ufficiali. Questo tipo di attività non solo viola le leggi edilizie, ma mette anche in pericolo la vita degli animali e dei lavoratori presenti, in quanto tali strutture non sono sottoposte ai controlli di sicurezza richiesti.
Le autorità hanno ritenuto necessario il sequestro di questi manufatti abusivi, affermando l’importanza di rispettare le norme di previdenza e sicurezza che devono guidare la costruzione e la gestione di tali possedimenti. L’intervento ha quindi messo in luce la necessità di un’azione più decisa per arginare comportamenti scorretti che possono compromettere la salute degli animali e l’integrità ambientale dell’area.
Conseguenze legali e future verifiche
Tre individui sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per le violazioni accertate, le quali includono non solo infrazioni al Codice dell’Ambiente ma anche le normative relative agli abusi edilizi. Il caso rimane aperto e verranno effettuate ulteriori indagini per garantire la legalità e la sicurezza dell’area.
In aggiunta, i militari hanno esteso le loro ricerche a un’altra area di 7.500 mq limitrofa, soggetta a vincoli paesaggistici e idrogeologici, dove è stata rinvenuta un’operazione di sbancamento abusivo e interramento di rifiuti operato da ignoti. Questa nuova scoperta ha evidenziato l’urgente bisogno di intensificare le operazioni di monitoraggio e controllo del territorio per prevenire altri illeciti ambientali.
Le autorità locali, ora impegnate a mantenere un occhio vigile su queste tematiche, si preparano a collaborare con diverse agenzie per rafforzare la sicurezza ambientale e garantire che simili attività abusive non possano più ripetersi.