Il periodo estivo è un momento critico per la lotta all’abusivismo e alle attività illegali, specialmente nelle zone turistiche come Napoli. La Guardia di Finanza ha intensificato i controlli, cercando di smascherare chi approfitta della stagione per guadagni illeciti. Con l’operazione Ferragosto, i militari hanno rilevato numerosi casi di irregolarità in vari settori, dal lavoro sommerso ai servizi di accoglienza, evidenziando l’importanza di mantenere un sistema economico equo e regolare.
Lavoro sommerso e abusi negli stabilimenti balneari
L’irregolarità nelle assunzioni
Durante le operazioni condotte ad agosto 2024, la Guardia di Finanza di Napoli ha identificato un significativo numero di lavoratori in nero nel settore balneare. Sono stati documentati 159 casi di lavoro non registrato, con un salario medio mensile di circa 1.000 euro. Tra questi, non meno di due minori sono stati trovati a lavorare come camerieri in ristoranti situati all’interno degli stabilimenti. Inoltre, altri 29 lavoratori sono stati segnalati come irregolari, percependo parte delle loro retribuzioni al di fuori del contratto ufficiale.
Questa problematica è imperante soprattutto negli stabilimenti balneari, dove, nonostante i canoni di concessione siano ridotti, i guadagni derivanti dall’attività sono colossali. A fronte di un canone che è mediamente irrisorio rispetto ai profitti, i gestori talvolta ricorrono a pratiche di pagamento “in nero” per evitare imposte e oneri contributivi. In effetti, queste pratiche paralizzano l’economia legale, privando lo Stato di entrate necessarie e creando una concorrenza sleale per gli operatori onesti.
La risposta della Guardia di Finanza
Gli interventi della Guardia di Finanza nel contrasto a queste pratiche illecite sono stati determinanti. Le operazioni non solo hanno portato alla scoperta di irregolarità, ma hanno anche sottolineato la crescente attenzione alle normative sul lavoro e sugli obblighi fiscali. Le sanzioni previste, in caso di frode e illeciti lavorativi, possono risultare molto pesanti, sia per i datori di lavoro che per i lavoratori stessi coinvolti in situazioni di sfruttamento.
La crack down su bed & breakfast e guide turistiche abusivi
Controlli nel campo dell’accoglienza
Nell’ambito del turismo, la Guardia di Finanza ha eseguito un controllo accurato sul rispetto delle normative relative alle strutture ricettive. Sono stati scoperti 32 Bed & Breakfast, situati principalmente nel centro storico di Napoli, a Ischia e a Capri, che operavano senza la necessaria documentazione amministrativa. Questa situazione non solo danneggia gli operatori regolari e le loro entrate, ma potrebbe anche compromettere la qualità dell’ospitalità offerta ai turisti.
Guida turistica senza titolo
Parallelamente, i controlli hanno rivelato il fenomeno delle guide turistiche abusive. Sono stati sanzionati 7 soggetti che, privi dei requisiti legali e delle certificazioni necessarie, svolgevano attività di guida turistica in diversi punti di attrazione. In particolare, i casi più significativi sono stati riscontrati a Capri, Anacapri e Pompei, dove le guide di agenzie di viaggio senza licenza accompagnavano gruppi di turisti. Le sanzioni per tali attività illegali variano tra i 3.000 e i 10.000 euro, a seconda della gravità delle infrazioni.
Parcheggiatori abusivi: il business illegale
La situazione a Napoli
Un altro aspetto preoccupante dell’abusivismo a Napoli riguarda l’attività di parcheggiatori non autorizzati, con 39 soggetti segnalati dall’Autorità Prefettizia. Questa attività è punita con una sanzione che può arrivare fino a 3.095 euro. I controlli si sono concentrati nelle aree turistiche più frequentate, come la movida notturna e la Stazione Centrale.
Tariffe esorbitanti e pratiche illegali
I militari hanno scoperto che alcuni parcheggiatori abusivi applicano tariffe straordinarie, variando da 2 euro nelle zone popolari fino a 30 euro nei pressi di attrazioni turistiche o durante eventi pubblici. Questa pratica non solo rappresenta un abusivismo evidente, ma crea confusione e potenziale conflitto con i servizi autorizzati, ostacolando ulteriormente gli sforzi delle autorità di mantenere ordine e regolarità nella gestione del territorio.
L’operazione della Guardia di Finanza si delinea, quindi, come un intervento significativo per la tutela dell’economia legale e per garantire un atto di giustizia verso tutti gli attori del settore.