Operazioni antidroga nei comuni vesuviani: sequestri e perquisizioni a Gragnano e Castellammare di Stabia

Le recenti operazioni condotte dai Carabinieri a Gragnano e Castellammare di Stabia, nell’area vesuviana della provincia di Napoli, mirano a contrastare il traffico di sostanze stupefacenti. Questi interventi rientrano nell’iniziativa straordinaria Continuum Bellum 2, eseguita in sinergia con l’unità eliportata “Cacciatori di Puglia”. Le forze dell’ordine hanno focalizzato la loro attenzione su diverse aree ad alta densità criminale, scoprendo significativi ritrovamenti che evidenziano l’emergenza legata alla droga nella zona.

Le operazioni a Gragnano: rinvenimento di una pistola e munizioni

Focus sulle palazzine popolari

A Gragnano, una località nota per la sua tradizione nella produzione di pasta, i Carabinieri hanno effettuato perquisizioni mirate nelle palazzine popolari di via Mandrio. Queste operazioni sono state guidate dall’intenzione di smantellare le reti di spaccio nella zona. Durante le ispezioni, i militari hanno rinvenuto un’arma da fuoco di calibro 7,65, la cui matricola era stata rimossa, suggerendo un tentativo di occultamento dell’identità dell’arma.

Dettagli della scoperta

Oltre alla pistola, completa di caricatore, i Carabinieri hanno confiscato anche una scatola contenente 26 proiettili dello stesso calibro. Questo rinvenimento è stato effettuato all’interno del muro perimetrale di una cantina, il che implica un’operazione di occultamento ben pianificata. Le indagini balistiche sono in corso per appurare se l’arma sia stata impiegata in atti illeciti precedenti, mentre l’individuazione dei responsabili rimane una priorità.

Le perquisizioni a Castellammare di Stabia: scoperte di droga in abbondanza

Rastrellamenti nel quartiere di Savorito

Castellammare di Stabia ha visto un’intensificazione delle perquisizioni, specialmente nel quartiere di Savorito. Qui, i Carabinieri hanno ispezionato con attenzione le aree condivise delle palazzine popolari, scoprendo ingenti quantità di droga. Particolari locali adibiti a cantine nel complesso di via traversa Don Bosco hanno rivelato un carico sostanzioso di sostanze stupefacenti.

Tipologie e quantità di droga trovata

Tra i ritrovamenti, sono emerse due tovaglioli di carta contenenti oltre mezzo chilo di crack, insieme a 350 dosi della stessa sostanza, scoperte all’interno di una busta sottovuoto. Altre sostanze rinvenute includono 755 grammi di cocaina, suddivisa in nove buste, e 335 grammi di marijuana. Inoltre, i Carabinieri hanno trovato un significativo quantitativo di hashish, composto da 15 panetti e due buste, per un peso complessivo di un chilogrammo e mezzo.

Strumenti di confezionamento: un sistema collaudato

Evidenze di un’attività ben organizzata

L’operazione ha inoltre portato alla luce bilancini di precisione e materiali per il confezionamento della droga. Questi strumenti sono fondamentali per le attività di suddivisione e preparazione delle dosi destinate al mercato. L’armamentario trovato indica l’esistenza di un’organizzazione strutturata, capace di gestire efficacemente il traffico di droga.

Importanza delle operazioni congiunte

I risultati di queste operazioni sottolineano l’importanza della collaborazione tra diverse unità delle forze dell’ordine nella lotta al crimine organizzato. La presenza dei “Cacciatori di Puglia” ha contribuito a rinforzare le attività di controllo nel territorio, evidenziando la necessità di interventi costanti e coordinati per contrastare il traffico di stupefacenti.

Le indagini continuano con l’obiettivo di identificare i responsabili di queste attività illecite e garantire che vengano perseguiti con la dovuta severità dalla giustizia.

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