Recentemente, la Terra dei Fuochi ha visto un’intensa attività di controllo per combattere il fenomeno degli illeciti ambientali. Questa iniziativa ha portato a un bilancio significativo che include sanzioni per oltre mezzo milione di euro, numerosissime denunce e il sequestro di vari veicoli e aree commerciali. L’operazione, coordinata dalle Forze di Polizia locali, è stata condotta dal contingente dell’Esercito Strade Sicure, in stretta collaborazione con il Prefetto di Napoli e il nuovo Prefetto di Caserta.
L’operazione ha coinvolto un’ampia gamma di enti e forze dell’ordine, comprese le Polizie locali e Metropolitana, unitamente ai reparti territoriali. Gli agenti hanno effettuato controlli persistenti su ben otto comuni, tra cui Napoli, Afragola, Volla, Acerra, S. Antimo e Cardito. Analoghi controlli sono stati eseguiti anche nel Casertano, con particolare attenzione a Castel Volturno, Mondragone, Cesa e Capua. Le pattuglie, composte da unità miste dell’Esercito e Polizia, sono state impiegate in posti di blocco specificamente finalizzati a contrastare il traffico illecito di rifiuti pericolosi. Tali azioni hanno già portato al sequestro di un veicolo e all’applicazione di circa 4.500 euro in sanzioni.
Nell’ambito di queste operazioni, sono state registrate due denunce nei confronti di titolari di esercizi commerciali: uno a Napoli e l’altro a S. Antimo. Entrambe le attività sono state sottoposte a sequestro, con l’ulteriore applicazione di sanzioni per un totale di 11.000 euro e il sequestro di un’area di 250 metri quadrati nelle quali avvenivano attività illecite. Le indagini e i controlli proseguono in maniera incessante per garantire la sostenibilità ambientale ed il rispetto delle normative vigenti.
Un ulteriore tassello dell’operazione ha visto coinvolta l’area di Maddaloni, dove due individui sono stati sorpresi mentre svuotavano un veicolo carico di rifiuti in un luogo non autorizzato. Le Forze di Polizia hanno rinvenuto anche taniche di olio esausto riguardo alla quale sono state avviate indagini per risalire all’origine e ai responsabili di questo sversamento illecito. Non solo: l’Esercito e i Carabinieri hanno intensificato il monitoraggio nell’area di Marianella, a Napoli, con osservazioni svolte per prevenire ulteriori sversamenti di rifiuti.
Un aspetto chiave dell’operazione è stato il dispositivo di cinturazione nel campo nomade di Carrafiello a Giugliano in Campania, dove le unità militari hanno prontamente segnalato e spento due focolai di incendio che avrebbero potuto degenerare. Queste misure rientrano nella strategia complessiva di controllo del territorio, destinata a contrastare non solo i rifiuti, ma anche le emergenze ambientali correlate.
I risultati emersi durante le aeree di “action day” sono stati significativi, con un’attenzione particolare rivolta a comuni del casertano come Sessa Aurunca, Carinola e Cellole. A seguito di verifiche nei siti produttivi, sono state denunciate quattro persone e sequestrate due attività, accompagnate da sanzioni per un totale di circa 300.000 euro. Queste operazioni confermano l’impegno delle autorità nel combattere i reati ambientali, con un occhio particolare alla salute pubblica e alla protezione del territorio.
Anche nell’area metropolitana di Napoli si sono svolti controlli interforze che hanno riguardato città come Arzano, Casavatore, Casoria, Portici ed Ercolano. Qui, le denunce hanno raggiunto sette individui, mentre sono state poste sotto sequestro quattro aree e attività, incluso un deposito di materiali edili e un’area destinata al parcheggio di autoarticolati. Complessivamente, anche in questo contesto, le amministrazioni hanno emesso sanzioni amministrative e penali ammontanti a circa 235.000 euro.
Questa serie di operazioni dimostra un’intensa e continua azione delle Forze dell’Ordine per prevenire e punire gli illeciti ambientali, sottolineando l’importanza di una maggiore consapevolezza e impegno collettivo nella salvaguardia dell’ambiente.