L’Ortigia Pallanuoto ha subito un’altra battuta d’arresto che complica ulteriormente la propria classifica nel campionato di A1. Nel match di sabato, i biancoverdi hanno ceduto il passo all’Olympic Roma, registrando un punteggio di 14 a 12. L’incontro, disputato nella piscina capitolina, ha messo in evidenza le difficoltà della squadra siracusana, che ha mostrato evidenti segnali di stanchezza in seguito agli impegni europei della settimana precedente. La partita è stata caratterizzata da una grande intensità , ma ha visto l’Ortigia incapace di mantenere il controllo nell’ultimo quarto, consegnando così i tre punti ai romani.
Un inizio faticoso per l’Ortigia
Il match è iniziato con l’Ortigia che appariva già provata dalla recentissima partecipazione a competizioni internazionali. I biancoverdi, pur cercando di rispondere colpo su colpo agli avversari, hanno sin da subito mostrato le scorie della fatica accumulata. L’Olympic Roma, dal canto suo, ha saputo sfruttare al meglio le debolezze della squadra siciliana, capitalizzando ogni errore e riducendo al minimo le occasioni favorevoli per l’Ortigia.
Nel primo tempo, i giocatori di coach Stefano Piccardo non brillavano, presentando una difesa poco reattiva e una fase offensiva spesso imprecisa. Nonostante il punteggio rimanesse in equilibrio, il team romano sembrava in netto controllo, riuscendo a colpire nei momenti più cruciali e mostrando una condizione fisica nettamente superiore. La precisione dalla distanza e la lucidità nei momenti decisivi hanno permesso all’Olympic di mantenere il vantaggio e costringere l’Ortigia a inseguire fin dalle prime battute dell’incontro.
Parità fino all’ultimo quarto
Con l’andare dei minuti, l’Ortigia è riuscita a ricucire parzialmente il divario. Seppur stanca, la squadra era determinata a rimanere in partita e si è battuta alla pari in diversi frangenti. I biancoverdi hanno messo in mostra sprazzi di gioco di qualità , guadagnando momenti di superiorità numerica e cercando con insistenza di ribaltare le sorti dell’incontro. Alla fine del terzo tempo, il punteggio si attestava sul 10-10, con entrambe le formazioni pronte alla battaglia per i punti in palio.
Le insufficienze fisiche, però, hanno cominciato a farsi strada e l’inerzia del match stava sfuggendo dalle mani dell’Ortigia. Benché i siracusani avessero dato prova di resilienza, l’assenza di lucidità nel gioco iniziava a pesare sul morale della squadra, che appariva sempre più disorientata nelle fasi cruciali degli ultimi otto minuti di gioco.
Il crollo finale e le parole di Piccardo
Negli ultimi otto minuti, l’Ortigia ha subito un crollo inaspettato. L’Olympic ha approfittato di questo momento cruciale, infliggendo all’Ortigia un pesante uno-due che ha allargato nuovamente il divario sul tabellone. Nonostante un gol di Inaba che ha accorciato le distanze, il team capitolino è riuscito a ristabilire il vantaggio, mantenendo la pressione sugli avversari.
A pochi secondi dalla fine, i biancoverdi hanno tentato un ultimo assalto. Il quarterback della squadra, Piccardo, ha chiamato time-out nella speranza di organizzare un’azione perfetta per pareggiare. L’azione, però, ha portato a un fallo che ha regalato a Vitale un facile gol a porta vuota, rendendo vano ogni tentativo di recupero per l’Ortigia.
Nel post partita, la frustrazione di coach Stefano Piccardo è emersa chiaramente: “Abbiamo disputato una gara pessima, vergognosa. Abbiamo perso sotto tutti gli aspetti del gioco, sia a livello difensivo che offensivo. Oggi eravamo visibilmente stanchi, i giocatori hanno spinto tanto in questo periodo, e questo ha influito sulla nostra prestazione. È giusto tornarsene a casa e ridimensionarsi, avendo chiaro quali sono i nostri reali obiettivi.” Le parole di Piccardo sottolineano una realtà difficile, ma necessaria per una squadra che ora deve rialzarsi in vista dei prossimi impegni vitali per la propria stagione.