In un contesto di mercato calcistico in continua evoluzione, le trattative per Victor Osimhen si intensificano con l’approccio strategico del fondo PIF di Riad. Nonostante le strategie di contropartita di club storici come Chelsea e PSG, la situazione sembra pendere a favore del Napoli. Le dinamiche del trasferimento si sviluppano in un quadro in cui si intrecciano opportunità , strategie e valutazioni finanziarie.
L’assalto del fondo PIF
Le tempistiche delle trattative
Il trasferimento di Victor Osimhen ha iniziato a prendere forma quando il mercato europeo si avvicinava alla chiusura, precisamente il 2 settembre. In questo periodo cruciale, il fondo Public Investment Fund ha mostrato un interesse crescente per il giocatore nigeriano. Questa tempistica strategica ha permesso al PIF di mettere pressione agli altri club, in particolare al Napoli, con trattative che hanno avuto luogo quando i margini di manovra per i concorrenti erano ridotti.
L’influenza delle dinamiche di mercato
Il PIF ha monitorato costantemente le trattative di Osimhen, consapevole che i rivali come il PSG, gestito dai cugini qatarioti, non erano disposti a investire una cifra significativa per l’attaccante del Napoli. Si stima che l’approccio del Chelsea non sia stato altrettanto deciso, con una proposta che si aggirava intorno ai 10 milioni di euro, cifra ben al di sotto delle aspettative del Napoli. Questa situazione ha rappresentato un’opportunità unica per il PIF, il quale ha colto l’attimo per avanzare un’offerta.
Il valore e la valutazione di Osimhen
Le cifre nel trasferimento
La valutazione di Osimhen è stata al centro del dibattito nel mondo calcistico. Solo un anno fa, Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, rifiutava un’offerta di 150 milioni per il calciatore. Oggi, l’offerta che circola è significativamente più bassa, attorno agli 80 milioni di euro. Ciò evidenzia non solo il cambiamento delle dinamiche di mercato, ma anche l’apertura da parte del Napoli a negoziare una cifra che in precedenza era considerata inaccettabile.
Le clausole contrattuali
L’agenzia di gestione di Osimhen, guidata da Calenda, sta trattando per inserire nel contratto una clausola rescissoria, che si prevede possa oscillare tra i 70 e gli 80 milioni di euro. Questa manovra avrebbe l’obiettivo di garantire un possibile rientro del calciatore nel campionato europeo. Inoltre, il Napoli aspirerebbe a una percentuale del 15% in caso di rivendita di Osimhen a un altro club europeo entro agosto 2026, evidenziando così l’interesse del club partenopeo a mantenere un legame economico con il proprio ex giocatore.
Le tappe finali delle trattative
L’inevitabilità della conclusione
Con le trattative ormai ai dettagli, il coinvolgimento di intermediari internazionali complicherà la situazione, ma anche garantirà che le esigenze di tutte le parti siano soddisfatte. Sebbene le commissioni per tali operazioni siano spesso elevate, la chiusura positiva delle trattative sembra molto più plausibile rispetto ai tentativi di interferenza del Chelsea e del PSG, che potrebbero tentare un colpo di scena all’ultimo minuto.
Un’analisi delle alternative
In questo momento, il futuro di Osimhen appare sempre più indirizzato verso Riad, a meno che non ci siano sorprese incredibili da parte del Chelsea o del PSG. La possibilità di un’offerta last-minute da parte di questi club resta, ma con i recenti sviluppi e le chiacchiere che circolano sul mercato, il trasferimento al PIF di Riad potrebbe diventare una delle operazioni di punta della sessione estiva. Di conseguenza, l’ottimismo di vedere Osimhen in un nuovo club si sta materializzando come un’eventualità sempre più imminente.