L’Ospedale Pascale di Napoli si conferma uno dei migliori centri oncologici a livello mondiale, posizionandosi al 47esimo posto nella classifica dei World’s Best Hospitals stilata da Newsweek. Questo prestigioso riconoscimento, che sottolinea l’efficacia del servizio sanitario offerto, è accompagnato da un’altra significativa selezione della Stanford University, che menziona undici scienziati dell’istituto tra i più influenti nel loro campo. Questa combinazione di successi evidenzia l’importanza della sinergia tra le diverse figure professionali che operano per il benessere dei pazienti.
L’Ospedale Pascale ha fatto un notevole salto in avanti nella classifica di Newsweek, guadagnando quattro posizioni rispetto all’anno precedente, passando dal 51esimo al 47esimo posto. Questo posizionamento non solo lo colloca al sesto posto in Italia, ma anche come primo ospedale nel sud Italia, creando un ampio distacco rispetto agli altri centri della zona. Le classifiche degli ospedali oncologici di Newsweek si basano su vari fattori, tra cui l’aspettativa di vita dei pazienti, il numero di ospedali e la disponibilità di dati sui servizi forniti. La valutazione evidenzia gli alti standard di assistenza e la qualità dell’approccio clinico.
Il Pascale è uno dei sei ospedali italiani a trovarsi tra i primi cinquanta della lista mondiale, e uno dei dieci inclusi in una classifica che analizza 200 strutture. L’ospedale è riconosciuto per i suoi eccellenti standard di cura, un traguardo frutto di anni di lavoro e ricerca. Questo riconoscimento annuale rappresenta un’importante validazione del lavoro svolto quotidianamente dal personale altamente qualificato.
A pochi giorni dal riconoscimento dell’Ospedale Pascale da parte di Newsweek, un secondo traguardo è emerso dalla Stanford University. Gli studi bibliometrici hanno rivelato che ben undici membri del personale del Pascale figurano tra i 100.000 scienziati più influenti a livello mondiale. Questa valutazione è stata effettuata sulla base delle pubblicazioni e delle ricerche condotte dagli scienziati, inclusi oncologi, chirurghi, radiologi e biologi.
Le figure di spicco riconosciute includono nomi noti nell’oncologia come Paolo Ascierto e Michelino De Laurentiis, accanto a specialisti emergenti come Stefania Scala, Antonella Petrillo e Maria Lina Tornesello, che rappresentano l’eccellenza della comunità scientifica italiana. La valutazione si è concentrata su diverse discipline, confermando la capacità e l’influenza degli esperti del Pascale nella ricerca scientifica oncologica.
La selezione degli scienziati da parte della Stanford University si basa su dati estratti dal database Elsevier/Scopus, analizzando specifici indicatori come il numero di articoli pubblicati e le citazioni ricevute. Il lavoro di analisi ha coinvolto 22 discipline e 176 sub-discipline scientifiche, consentendo di tracciare un profilo preciso dell’impatto della ricerca condotta dai vari professionisti nel campo dell’oncologia.
Il riconoscimento è particolarmente significativo, poiché evidenzia non solo l’impatto individuale dei ricercatori, ma anche il valore dell’approccio collaborativo e multidisciplinare che caratterizza l’operare dell’Ospedale Pascale. Il direttore generale Attilio Bianchi sottolinea quanto sia importante il lavoro di squadra, supportato da una leadership vicina alle esigenze del personale e dei pazienti.
Il successo del Pascale nella conquista di questi traguardi è il risultato della sinergia delle competenze di diverse figure professionali, dall’oncologia medica alla chirurgia, dalla patologia alla radioterapia. La straordinaria collaborazione tra queste figure, insieme al supporto delle istituzioni locali, si traduce in un’assistenza sempre più efficace e centrata sul paziente.
Bianchi ha espresso la sua soddisfazione per questi risultati, evidenziando l’importanza delle sinergie in contesti complessi come quello oncologico. La leadership del direttore scientifico, Alfredo Budillon, è stata fondamentale nel creare un ambiente stimolante e innovativo che ha permesso al Pascale di emergere come punto di riferimento in campo oncologico, non solo in Italia, ma a livello globale.