La partita tra il Torino e il Genoa ha portato alla ribalta non solo l’andamento del match, ma anche le riflessioni del tecnico Paolo Vanoli. Nonostante il risultato di parità, il mister granata ha mostrato una visione proattiva, analizzando i momenti chiave della gara e l’andamento della squadra. Le dichiarazioni di Vanoli evidenziano una ricerca costante di miglioramento e ottimizzazione delle dinamiche di gioco, con un occhio attento anche alla costruzione della squadra.
L’analisi del match: una partita combattuta
Paolo Vanoli ha descritto il confronto come una vera battaglia sul campo, che ha messo a dura prova le capacità del Torino. Secondo il tecnico, il primo tempo ha evidenziato una certa lucidità da parte della sua squadra, sebbene la produttività sia stata compromessa. “Nel primo tempo siamo stati più lucidi ma meno produttivi”, ha dichiarato il mister, sottolineando l’importanza delle scelte strategiche attuate in quel frangente. Il Torino, pur mantenendo buone posizioni e tentando di dominare il gioco, non è riuscito a concretizzare le occasioni, con una linea difensiva avversaria che ha saputo resistere agli attacchi.
Nel secondo tempo, il Torino ha cercato di intensificare il gioco, “stressando la loro linea difensiva” con diverse azioni e cross all’interno dell’area. Questa strategia è stata evidente, e il team ha mostrato determinazione nell’inseguire il goal vittoria. Il tecnico ha evidenziato anche come un singolo episodio, come un colpo di genio da parte di Vojvoda, avrebbe potuto cambiare l’andamento dell’incontro. “Ci è mancato il guizzo”, ha affermato, segnalando la necessità di quel tocco finale che spesso distingue una squadra vincente da una che si accontenta del pareggio.
Stabilità difensiva e ricerca di equilibrio
Un altro punto cruciale nelle dichiarazioni di Vanoli è stato il rinvigorimento della stabilità difensiva del Torino. Il lavoro svolto dallo staff tecnico ha portato a un miglioramento significativamente percepito in termini di ordine in campo, che è diventato un obiettivo primario. “A livello tattico abbiamo fatto una buona partita. Ora abbiamo trovato una stabilità a livello difensivo”, ha ribadito Vanoli, evidenziando come la solidità della squadra sia un passo fondamentale per costruire il futuro.
Tuttavia, accanto a questa stabilità, è evidente che la ricerca dell’“alchimia fra le punte” è ora un tema centrale nell’operato del tecnico. Tornare a ripristinare un attacco prolifico appare essenziale, poiché il pareggio contro il Genoa ha dimostrato l’importanza di poter contare su un attacco incisivo, in grado di creare occasioni da rete e sfruttarle al meglio. La sinergia tra i giocatori offensivi diventa quindi un argomento imprescindibile per progredire e affrontare le prossime sfide.
La scelta di Vlasic e l’importanza dell’equilibrio
Un tema di dibattito emerso durante l’analisi della partita riguarda il mancato utilizzo di Vlasic. Vanoli ha chiarito che la scelta di non impiegare il giocatore croato è stata puramente tecnica. “Stava bene”, ha confermato, mettendo in risalto l’importanza di prendere decisioni strategiche basate sul tipo di partita che si stava disputando. Il Torino, secondo il mister, stava funzionando bene a centrocampo e il piano prevedeva di toccare il meno possibile quel reparto.
L’asse che aveva visto protagonisti Linetty, Gineitis e Ricci ha dimostrato di essere efficace, creando un equilibrio che è stato fondamentale per gestire una partita che, secondo le parole di Vanoli, era “sporca”. Dunque, preservare l’equilibrio formativo del centrocampo è stata una priorità, necessaria per mantenere un’armonia di squadra in fase difensiva e offensiva.
L’approccio analitico del tecnico, che si distingue per una pianificazione attenta e mirata, è un chiaro indicatore di come il Torino stia cercando di costruire un’identità di gioco solida e coerente, con la ferma volontà di migliorare a ogni partita.