Un decreto e un ddl sono i protagonisti dell’ultima sessione del Consiglio dei Ministri focalizzati sulla riduzione dei tempi d’attesa e sulle garanzie delle prestazioni sanitarie. Le regioni esprimono perplessità sui finanziamenti previsti. Nel frattempo, la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, presenterà un’informativa sui flussi di ingresso degli stranieri per motivi lavorativi. In virtù dell’accordo tra Roma e Tirana riguardante i migranti, il Ministero dell’Interno indica le linee guida di spesa: un massimo di 13,5 milioni di euro per noleggiare una nave per il trasporto in Albania delle persone soccorse in mare.
Innovazioni per ridurre le liste d’attesa: Cup unico e esami nel weekend
Il decreto legge anti liste d’attesa prevede una serie di novità atte a migliorare l’efficienza del sistema sanitario. Tra le misure proposte, l’istituzione di un Cup unico a livello regionale o sovra-regionale, l’incarico all’Agenas del monitoraggio delle liste d’attesa e l’introduzione di visite ed esami durante il fine settimana. Questo decreto mira a ottimizzare la gestione delle liste d’attesa, fornendo un monitoraggio preciso dei tempi di erogazione dei servizi sanitari e garantendo l’integrazione tra le diverse piattaforme regionali. Inoltre, sono previste sanzioni per gli enti che non rispettano i tempi di attesa stabiliti.
Nuovi orientamenti per il personale e l’acquisto di prestazioni esterne
Una delle novità riguarda il tetto di spesa per il personale sanitario, che prevede un aumento legato all’incremento del Fondo sanitario. Inoltre, si introduce la possibilità per le Regioni di acquistare prestazioni da operatori privati convenzionati, ampliando le risorse disponibili per garantire un servizio efficiente. Infine, viene istituita un’infrastruttura nazionale di intelligenza artificiale per la telemedicina, a ulteriore dimostrazione dell’impegno per l’innovazione nell’ambito sanitario.
Ddl sulle liste d’attesa: focus su segnalazioni e coinvolgimento dei medici
Il disegno di legge che si affianca al decreto introduce ulteriori misure per contrastare le liste d’attesa. Tra le novità , la creazione di un registro nazionale delle segnalazioni dei cittadini sui disservizi, l’aumento delle tariffe orarie per incentivare il personale a fornire servizi aggiuntivi e la stipula di contratti con specialisti ambulatoriali interni per ridurre i tempi di attesa. Il ddl prevede anche sanzioni per i direttori delle aziende sanitarie che non raggiungono gli obiettivi di riduzione delle liste d’attesa, mostrando un’impegno concreto nel miglioramento del sistema sanitario.