Otto anni dalla tragedia di Rigopiano: inaugurazione del Giardino della Memoria a Farindola

Il 18 gennaio 2017, la valanga che investì l’Hotel Rigopiano a Farindola ha segnato una pagina dolorosa nella storia italiana, con una tragica perdita di 29 vite. Questa data rimarrà scolpita nel cuore di molti, non solo per la grandezza del dramma, ma anche per il ricordo indelebile delle vittime. In questo anniversario, la comunità si ritrova per inaugurare il Giardino della Memoria, uno spazio dedicato alla riflessione e al ricordo.

Una giornata di commemorazione

Le cerimonie di commemorazione inizieranno alle 15:00 con la presentazione ufficiale del Giardino della Memoria, un luogo pensato per onorare le vittime della valanga. Questa iniziativa rappresenta non solo un tributo, ma anche un’opportunità per la comunità di riunirsi e condividere un momento di riflessione profonda. Subito dopo, il programma prevede una fiaccolata che porterà i partecipanti fino all’obelisco, un gesto simbolico di unità e ricordo collettivo.

Fino alle 15:45, si svolgerà una cerimonia solenne, con l’alzabandiera accompagnato dal “Silenzio” suonato con la tromba. Questo momento cerimoniale ha un profondo significato, fungendo da preludio alla deposizione dei fiori, un gesto di rispetto e amore per coloro che non ci sono più. Durante la cerimonia prevista, il parroco impartirà la benedizione, incitando i presenti a raccogliersi in un momento di meditazione e preghiera. È un’occasione per tutti per fermarsi e ricordare, riflettendo sulla fragilità della vita.

La celebrazione della vita delle vittime

Alle 16:15, le commemorazioni continueranno con una messa celebrata all’interno del sito colpito dalla tragedia. Questo momento spirituale sarà dedicato a ciascuna delle 29 vittime, le cui vite sono state tragicamente interrotte. I nomi delle persone scomparse saranno scanditi con il suono di una campana, creando un collegamento emotivo tra il passato e il presente. A seguire, un gesto simbolico molto toccante: la deposizione di 29 rose bianche, rappresentando ognuna un’anima perduta.

Questo momento di commemorazione sarà ulteriormente arricchito dal rilascio di palloncini bianchi, che voleranno e simbolicamente porteranno i ricordi dei cari scomparsi verso il cielo. La visione di queste rose e palloncini, insieme alla musica e ai riti commemorativi, crea un’atmosfera di serenità e speranza, contribuendo a mantenere viva la memoria di chi è venuto a mancare.

Riflessioni e canto di speranza

Alle 16:49, sarà eseguito il canto “Signore delle Cime” dal Coro Pacini di Atri, un inno che evoca sentimenti di ricordo e speranza. Questa esibizione attraverserà l’aria, trasformando il paesaggio in un palcoscenico di emozioni condivise. Le note del coro serviranno a unire le persone, permettendo loro di fare un viaggio emotivo attraverso la memoria collettiva delle vittime.

In caso di maltempo o di condizioni climatiche avverse, le celebrazioni si svolgeranno in maniera più contenuta, attorno al totem commemorativo. Questo approccio garantisce che il ricordo e l’omaggio alle vittime non vengano annullati, ma che possano essere realizzati in un ambiente più protetto. Ogni gesto, ogni parola e ogni nota contribuiranno a costruire una giornata che rimarrà nel cuore di tutti i partecipanti, onorando le vite e i ricordi di chi è stato colpito da una tragedia inaspettata e devastante.

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Redazione