Il lungometraggio d’animazione Ozi – La voce della foresta si inserisce nell’ambito dell’impegno ambientale di Leonardo DiCaprio, portando sul grande schermo una storia delicata e significativa. Dopo aver ottenuto grandi consensi all’apprezzato festival del cinema per ragazzi di Giffoni, il film è atteso nelle sale italiane a partire dal 19 settembre, distribuito da Notorius. La pellicola affronta temi rilevanti come la conservazione della natura e l’impatto umano sull’ambiente, in un formato accessibile a tutte le età.
Trama del film: l’avventura di una giovane orangotango
La vita serena di Ozi
Ozi è una giovane e adorabile orangotango, che vive serenamente insieme ai suoi genitori nella lussureggiante foresta. La sua esistenza è caratterizzata da momenti di gioia e spensieratezza, circondata dalla bellezza della natura e dall’armonia con i suoi simili. Questo mondo ideale, tuttavia, è minacciato dall’intervento umano. Come notato da uno dei personaggi, la fragilità della vita viene racchiusa nella metafora “per sempre di questi tempi non esiste”; un concetto che sottolinea come le cose possano cambiare in un attimo. Infatti, l’apparente tranquillità della foresta viene spezzata da una serie di eventi devastanti, tra cui incendi provocati dall’uomo, che portano alla separazione di Ozi dai suoi genitori.
La missione per la salvaguardia
Dopo la distruzione del suo habitat, Ozi viene “salvata” da un gruppo di volontari, i quali incarnano il lato positivo dell’umanità. Questi personaggi sono stati sviluppati in collaborazione con esperti di ambiente come la dottoressa Karmele Llano Sanchez, attivamente coinvolta nella tutela degli oranghi. Grazie a questo sostegno, Ozi apprende a comunicare attraverso la lingua dei segni, dimostrando l’intelligenza degli oranghi, paragonabile a quella umana. La giovane protagonista diventa così un’influencer, ricoprendo un ruolo ispiratore per i bambini e i giovani, attraverso la quale il film mira a sensibilizzare il pubblico sui temi ambientali.
Il messaggio ambientale
Un film che fa riflettere
La pellicola, pur rivolta a un pubblico giovanile, cerca di trasmettere messaggi profondi senza risultare didascalica. Gli autori hanno mirato a creare una narrazione che risulti “intelligente” e capace di divertire, suscitando al contempo riflessioni sulle conseguenze delle azioni umane. Ozi affronta un viaggio non solo fisico, ma anche interiore, alla ricerca dei suoi genitori, rimasti in vita nonostante il disastro ambientale. La sua avventura rappresenta non solo la lotta per la sopravvivenza, ma anche la speranza che il cambiamento sia possibile e che la connessione tra l’uomo e la natura possa essere ristabilita.
Criticità e opportunità
Un altro aspetto affrontato dalla trama è quello relativo alle multinazionali, che spesso si presentano con iniziative “green” solo per ottenere profitti. Ozi diventa quindi il simbolo di una generazione consapevole, che non si lascia ingannare da facili promesse, ma che cerca di radicare nella realtà l’impegno per un futuro sostenibile. Lo scopo, così, è duplice: divertire e invitare a riflettere sugli effetti delle scelte quotidiane.
L’animazione di Tim Harper, già noto per il suo lavoro in Andy Pandy, insieme a un cast di doppiatori di alta qualità, tra cui Amandla Stenberg e Laura Dern, contribuisce a rendere Ozi – La voce della foresta un’esperienza cinematografica coinvolgente e significativa, per una visione che va oltre il semplice intrattenimento.