Palermo piange Totò Schillaci: l’omelia di monsignor Sarullo al funerale dell’ex calciatore

Palermo piange Totò Schillaci: l'omelia di monsignor Sarullo al funerale dell'ex calciatore - Ilvaporetto.com

La città di Palermo si stringe attorno al ricordo di Totò Schillaci, scomparso mercoledì scorso dopo una lunga battaglia contro un tumore al colon. I funerali, celebrati nella Cattedrale del capoluogo siciliano, hanno visto la partecipazione di numerosi esponenti del mondo del calcio e delle istituzioni, nonché di famigliari e amici, che hanno voluto rendere omaggio a uno dei più iconici calciatori italiani. L’omelia di monsignor Filippo Sarullo ha offerto un toccante tributo alla vita e alla carriera dell’atleta, riflettendo sulla sua eredità e sul significato della fede.

L’omelia in cattedrale: un messaggio di speranza e amore

Nell’omelia tenuta durante la funzione, monsignor Sarullo ha utilizzato una potente metafora calcistica per descrivere la vita di Totò Schillaci. Ha affermato che, sebbene il calciatore non avesse segnato il gol della vittoria nel contesto della sua malattia, nel momento finale della vita ha affrontato la sua “partita più bella”, quella che conduce alla vita eterna. “Sinora, caro Totò, avevi giocato soltanto il primo tempo della tua vita”, ha esordito il parroco, evocando l’idea che la vita di Schillaci, pur essendo breve, fosse comunque ricca di significato.

Monsignor Sarullo ha ulteriormente spiegato che, al di là delle sfide affrontate durante la sua carriera e nella vita privata, Schillaci si trovava ora di fronte a una porta che rappresenta l’amore e la bontà divina. La “Porta della misericordia” è stata descritta come l’inizio di una nuova avventura, una sorta di passaggio in un luogo di pace e felicità, che va oltre la temporaneità delle esperienze terrene. Questa visione positiva ha cercato di confortare i presenti, ricordando che, anche se Schillaci ha lasciato questa vita, la sua essenza e il suo contributo continueranno a vivere nei cuori di coloro che lo hanno amato.

La partecipazione della comunità sportiva e politica

I funerali di Totò Schillaci hanno visto una massiccia presenza del mondo del calcio e delle autorità locali, sottolineando l’importanza della figura dell’ex calciatore nella cultura sportiva italiana. Tra i presenti, spiccavano nomi noti come il presidente della FIGC Gabriele Gravina e l’ex presidente Antonio Matarrese. Anche il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ha fatto sentire la sua vicinanza alla famiglia e ai tifosi, evidenziando il legame che Schillaci ha avuto con la città e il suo popolo.

La delegazione del Palermo Calcio era composta da figure di spicco, tra cui il presidente Dario Mirri e l’amministratore delegato Giovanni Gardini, insieme a diversi calciatori della squadra. Tra loro, il nipote di Schillaci, Francesco Di Mariano, ha ricevuto un particolare riconoscimento per il suo legame diretto con il calciatore scomparso. La presenza di queste figure non ha solo rappresentato un omaggio a Schillaci, ma ha anche sottolineato il suo impatto duraturo nel panorama calcistico e il rispetto e l’affetto che ha accumulato nel corso della sua vita.

L’eredità di Totò Schillaci nel cuore dei tifosi

Totò Schillaci ha lasciato un segno indelebile nel mondo del calcio, specialmente per la sua straordinaria performance ai Mondiali di Italia ’90, dove ha catturato l’attenzione globale con la sua grinta e il suo talento. La sua carriera, purtroppo interrotta troppo presto dalla malattia, continua a essere celebrata dai tifosi e dagli esperti del settore. La capacità di Schillaci di emozionare e unire le persone intorno alla passione per il calcio è un’eredità che rimarrà viva.

Il tributo riservato a Schillaci durante i funerali riflette l’importanza della sua figura non solo come atleta, ma anche come simbolo di speranza e resilienza. Mentre Palermo si raccoglie nel dolore, la memoria di Totò rappresenta un faro di unità e amore per lo sport che continuerà a illuminare il cammino delle generazioni future.

L’eco delle parole di monsignor Sarullo e la presenza calorosa della comunità sportiva riaffermano il ruolo cruciale di Schillaci nella storia del calcio italiano e nella cultura popolare. La sua partenza ha lasciato un vuoto profondo, ma anche una celebrazione di vita che invita tutti a ricordare con affetto e orgoglio un grande campione.

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