Il noto giornalista Paolo Del Genio, ospite della trasmissione su Radio Kiss Kiss Napoli, ha condiviso le sue idee sulla formazione ideale del Napoli, evidenziando l’importanza di trovare il giusto equilibrio tra qualità e strategia nel calcio moderno. Con un focus particolare su McTominay, il suo schieramento evidenzia le preferenze del giornalista e le potenzialità della squadra partenopea.
Formazione ideale: il 4-2-3-1 di Paolo Del Genio
Un sistema di gioco dinamico
Durante la trasmissione, Del Genio ha espresso il suo entusiasmo per lo schieramento 4-2-3-1, una scelta che permette di massimizzare le caratteristiche dei giocatori in campo. Secondo il giornalista, McTominay dovrebbe ricoprire il ruolo di trequartista, come avvenuto nella sua esperienza con la NATIONAL TEAM scozzese e nel suo periodo al MANCHESTER UNITED. Questo posizionamento potrebbe garantire maggiore creatività e aggressività nel centrocampo del Napoli, liberando Gilmour e Lobotka passando alla fase offensiva con incisività.
Del Genio ha messo in evidenza che, pur rispettando i meriti di Anguissa, che offre solidità e fisicità, la sua formazione preferita contempla una maggior qualità tecnica e visione di gioco. Secondo lui, il 4-2-3-1 è il modulo che valorizza non solo il potenziale di McTominay, ma anche la versatilità di Gilmour e Lobotka, creando un equilibrio perfetto tra difesa e attacco.
I protagonisti della formazione
Per completare il suo schieramento ideale, Del Genio ha proposto una formazione basilare composta da Meret in porta, sostenuto da una linea difensiva formata da Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno e Olivera. Questo quartetto difensivo è ritenuto robusto e in grado di fornire una buona protezione al portiere, permettendo al Napoli di mantenere una solidità difensiva imprescindibile nella lotta per i titoli.
A centrocampo, Gilmour e Lobotka sono visti come i principali protagonisti in mediana. Le loro abilità di regia e fraseggio non solo consentirebbero una buona circolazione del pallone, ma anche la capacità di supportare l’attacco con inserimenti e passaggi precisi. In posizione avanzata, Del Genio ha citato Neres e Kvaratskhelia a supporto di McTominay, con Lukaku come punto di riferimento in avanti, il quale porta potenza fisica e finalizzazione.
Le alternative e il valore della rosa
Le possibilità di rotazione
Nel suo ragionamento, Del Genio ha altresì sottolineato che esistono diverse alternative a disposizione, dato il valore della rosa. Giocatori come Politano, Anguissa, Mazzocchi e Spinazzola possono entrare in gioco per distribuire il carico di partite e gestire la fatica dei titolari. La presenza di 4-5 co-titolari fornisce al mister una flessibilità tattica, permettendo di adattare la formazione in base all’avversario e alla condizione fisica degli atleti.
L’abilità di rotazione e la profondità della rosa possono risultare cruciali in una stagione costellata di impegni. Un altro sistema menzionato da Del Genio è il 3-4-2-1, ma il giornalista ha avvertito che con questo modulo si potrebbe perdere in qualità, escludendo uno tra Gilmour e McTominay, due giocatori chiave nell’economia della squadra.
La filosofia della formazione-tipo
Infine, Del Genio ha espresso una certa critica nei confronti dell’idea di una formazione-tipo, evidenziando come nel calcio moderno sia difficile mantenere rigidità nelle scelte. La capacità di adattarsi alle varie situazioni di partita, agli infortuni e alle squalifiche rende superfluo il concetto di una formazione fissa. Secondo lui, la vera abilità sta nel sapere sfruttare al meglio le risorse disponibili e nel creare una sinergia tra i calciatori che possa massimizzare il rendimento della squadra in ogni occasione.