In un clima di attesa e tensione, il presidente del Milan, Paolo Scaroni, ha rilasciato dichiarazioni significative durante l’assemblea degli azionisti, in cui è stato approvato il bilancio del club per la stagione 2023/2024. Le sue osservazioni coprono argomenti cruciali relativi alla gestione finanziaria, alle prospettive di costruzione del nuovo stadio e alla controversa decisione del sindaco di Bologna riguardo alla chiusura dello stadio.
Scaroni ha sottolineato l’importanza di mantenere una gestione finanziaria oculata, affermando che l’obiettivo del club è chiudere il bilancio in attivo. Ha spiegato che il monitoraggio attento dei costi è essenziale per garantire investimenti futuri nel club. “Piccolo utile o piccola perdita non ci crea tanta differenza,” ha detto, evidenziando che il focus è sulla solidità economica a lungo termine piuttosto che su guadagni immediati.
Scaroni ha puntato sull’importanza del controllo dei costi, dichiarando che ogni decisione finanziaria viene valutata con l’intento di non compromettere la sostenibilità del club. Questo approccio dimostra un impegno verso una strategia di crescita responsabile, che mira a garantire non solo il successo sportivo, ma anche la stabilità economica. Il dirigente ha rimarcato che il club è in una posizione di forza e che, pur rendendosi conto delle pressioni esterne, le priorità non cambieranno: assicurarsi che il Milan rimanga competitivo e sostenibile.
In un contesto in cui le cessioni di giocatori possono influenzare significativamente i conti, Scaroni ha voluto precisare che il club sta lavorando per bilanciare le entrate e le uscite. Nonostante l’incertezza del mercato calcistico, il Milan è determinato a mantenere la rotta verso un bilancio sano – un aspetto cruciale per attrarre futuri investimenti e mantenere la competitività in Serie A e in ambito europeo.
In merito alla costruzione del nuovo stadio, Scaroni ha smentito le voci riguardanti l’esistenza di un maxi bonus per i dirigenti connesso a questo progetto. “Nessun maxi bonus, non esiste,” ha affermato con fermezza, sottolineando che tale affermazione è completamente infondata. Ha aggiunto che il suo impegno per il progetto non è motivato da incentivi finanziari, ma piuttosto dalla convinzione che abbia un’importanza fondamentale sia per il Milan che per il calcio italiano.
La realizzazione di un nuovo stadio rappresenta una pietra angolare per le ambizioni a lungo termine del club, permettendo di migliorare le strutture e di generare entrate significative tramite eventi e manifestazioni sportive. Scaroni è stato chiaro nel definire l’importanza strategica di questa iniziativa, affermando che costruire un’impianto moderno e innovativo è essenziale per attrarre visitatori e investimenti.
Il presidente del Milan ha anche menzionato come stimare la realizzazione del nuovo stadio non solo come un miglioramento per il club, ma anche una grande opportunità per la città, creando posti di lavoro e contribuendo all’economia locale. Con un forte endorsement da parte della dirigenza, la costruzione del nuovo impianto si inserisce in una visione a lungo termine che mira non solo al successo immediato, ma a una rivalutazione della posizione del Milan come protagonista nel panorama calcistico.
Scaroni ha espresso la sua frustrazione per la recente decisione del sindaco di Bologna riguardo al rinvio della partita programmata al Dall’Ara. “Cominciamo col dire che sono furioso,” ha esordito, evidenziando l’ingiustizia e l’incomprensibilità di tale scelta. Ha dichiarato che mentre la sicurezza è una priorità, la decisione di chiudere lo stadio durante un’alluvione, impedendo anche di giocare senza pubblico, è stata percepita come una misura eccessiva e iniqua.
Secondo Scaroni, tale decisione ha apportato un danno significativo al club, non solo sul piano sportivo, ma anche su quello economico. “Crediamo che ci siano tutti i presupposti per mettere in discussione l’ordinanza del Sindaco,” ha affermato, manifestando l’intenzione di esplorare tutte le possibilità legali per contestare il provvedimento. Ha aggiunto che la Lega Serie A ha tentato di contattare direttamente il sindaco per ottenere il permesso di disputare l’incontro a porte chiuse, un tentativo che è stato purtroppo ignorato.
Questa situazione ha generato un intenso dibattito attorno alle decisioni istituzionali e alla loro coerenza, in un contesto in cui il Milan si è visto negare un’opportunità di competere regolarmente. Scaroni, manifestando la grande delusione della dirigenza e dei tifosi, ha concluso ribadendo il rispetto per le autorità, ma ha sottolineato che l’atteggiamento dimostrato è diventato motivo di discussione e, potenzialmente, di azione legale.