La situazione critica della Senna a pochi giorni dall’inizio dei Giochi Olimpici di Parigi 2024
A soli cinquanta giorni dall’atteso avvio dei Giochi Olimpici a Parigi, la situazione dell’inquinamento della Senna getta un’ombra sullo svolgimento delle competizioni acquatiche. Nonostante un cospicuo investimento di un miliardo e mezzo di euro da parte del governo francese per la bonifica del fiume e il miglioramento della sua qualità , i livelli di escherichia coli, enterococchi e acido trifluoroacetico rimangono ancora troppo elevati. Questa problematica ha spinto le autorità locali, tra cui la sindaca Anne Hidalgo e il presidente Emmanuel Macron, a riconsiderare l’idea del tradizionale tuffo inaugurale.
La possibile cancellazione dell’evento e le tensioni cittadine
L’appuntamento per il tuffo propiziatorio era fissato per il prossimo 23 giugno, tuttavia il rischio di un rinvio è concreto, anche a causa di una provocatoria protesta indetta da alcuni cittadini che minacciano di svuotare le proprie viscere nella Senna trasformandola in una sorta di “toilette” pubblica. Questa insolita minaccia, oltre a creare scompiglio nell’organizzazione dei Giochi, ha sollevato serio timore tra gli atleti che dovranno competere nelle discipline di nuoto di fondo e triathlon previste proprio nell’inquinato corso d’acqua. Il campione olimpico Gregorio Paltrinieri ha espresso la sua preoccupazione sui social media, sottolineando che, nonostante le rassicurazioni sul mantenimento delle competizioni nella Senna, non esiste un piano alternativo e i valori di inquinamento superano di gran lunga le soglie consentite.