Nel cuore di Napoli, una serata ha celebrato non solo la cucina ma anche la memoria di uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi, Diego Armando Maradona. Il patron di “Ieri Oggi Domani”, Pasquale Casillo, ha deciso di omaggiare il proprio idolo calcistico attraverso un evento culinario che ha riunito gusti e ricordi. L’evento ha visto la partecipazione di noti esponenti del mondo sportivo e culturale, rendendo omaggio alla storia e al patrimonio gastronomico che Maradona ha amato e vissuto.
L’omaggio artistico di Domenico Sepe
L’incontro ha avuto una dimensione artistica, grazie alla presenza dello scultore Domenico Sepe, che ha arricchito la serata con un dono speciale. Sepe ha presentato a Pasquale Casillo una statua in bronzo ispirata al mitico numero 10, simbolo di un’epoca che ha segnato la storia del Napoli. Oltre all’opera in bronzo, sono state presentate due litografie che immortalano la figura di Maradona, in un gesto che conferma l’incontro tra sport ed arte. L’intenzione di Sepe e Casillo non è solo quella di ricordare il leggendario calciatore, ma anche di far rivivere l’adrenalina di un periodo d’oro per la squadra partenopea, quello degli scudetti e delle vittorie europee.
La serata ha rappresentato un ricco momento di riflessione sulla figura di Maradona, ma anche sull’importanza di trasmettere le tradizioni culinarie partenopee. Lo scultore, noto per il suo talento nel catturare le emozioni attraverso le sculture, ha lavorato a queste opere con un forte senso di devozione verso l’icona calcistica, dimostrando come l’arte possa, in modo profondo, legarsi allo sport.
I piatti simbolici amati da Maradona
Durante l’evento, i partecipanti hanno potuto assaporare alcuni dei piatti che Maradona amava gustare, rendendo così l’incontro un’esperienza sensoriale completa. Tra le specialità servite, si è distinta una “pizza alla diavola” con tonno e cipolla, scelta per omaggiare i sapori gustosi tipici della tradizione napoletana. Questa particolare combinazione non solo ha deliziato il palato degli ospiti, ma ha richiamato anche il tempo in cui il calciatore argentino condivideva pranzi ed emozioni con i suoi compagni di squadra.
Un altro piatto significativo è stato rappresentato dagli “spaghetti aglio, olio, peperoncino, prezzemolo e pane grattugiato”. Questa ricetta semplice ma ricca di sapore è stata preparata anche dalla moglie di Bruscolotti, quando Maradona era ospite a casa del suo compagno di squadra. Gli spaghetti rappresentano un pezzo della quotidianità napoletana, legata alle memorabili immagini di convivio che hanno caratterizzato gli anni di Maradona a Napoli.
A conclusione del pasto, non poteva mancare un altro piatto che ha segnato l’epopea del campione: la frittura di pesce del golfo. Un trionfo di freschezza e gusto che, unito alla tradizionale macedonia di frutta fresca, ha chiuso in bellezza una serata dedicata al piacere del cibo e al ricordo di un grande sportivo.
Un evento che celebra la cultura napoletana
La serata, andata in scena nella trattoria-pizzeria di via Nazionale, ha visto la partecipazione di figure emblematiche del mondo calcistico e del giornalismo sportivo, come il noto giornalista della Gazzetta dello Sport, Mimmo Malfitano, e lo storico supporter del Napoli, Gennaro Montuori, autore del docufilm “Palummella – L’ultrà di Maradona”. Questa mistura di passione calcistica e sapori ha rappresentato un tributo a Maradona non solo come atleta, ma come parte integral della cultura napoletana.
Il locale di Pasquale Casillo ha sempre avuto un occhio di riguardo per le arti e le tradizioni, confermando così la volontà di preservare la memoria collettiva di Napoli e dei suoi simboli. Attraverso eventi come questo, la trattoria-pizzeria si impegna a mantenere vive le radici della città, quelle legate ai sapori, alla musica e, naturalmente, al calcio. Una celebrazione del passato che si proietta verso il futuro, mantenendo la vivacità e la qualità di una Napoli fiera delle proprie origini.