Viaggiare sulle linee vesuviane è diventato un incubo quotidiano per i pendolari, costretti a convivere con ritardi, soppressioni e guasti frequenti. La situazione è talmente intensa che molti utenti si trovano a prepararsi a lunghe camminate sui binari, un evento che è ormai all’ordine del giorno. In questo contesto di malcontento, i rappresentanti dei pendolari hanno deciso di non partecipare all’incontro convocato da Eav, accusando l’azienda di ignorare le loro richieste e l’assenza di un concreto miglioramento dei servizi.
La protesta dei pendolari: richieste mai ascoltate
I pendolari della circumvesuviana hanno formalizzato le loro richieste durante un incontro in prefettura, evidenziando problemi e difficoltà quotidiane. In particolare, sono stati presentati sei punti fondamentali, tra cui il declassamento dei treni direttissimi sulla linea di Sorrento e l’implementazione di corse più frequenti. Le richieste si estendono anche alla necessità di corsi diretti sulla linea Napoli-Baiano, eliminando la necessità di cambi treno a San Giorgio, e al miglioramento della mobilità con la rimodulazione del servizio di bus navetta da Volla al Centro Direzionale.
Altre questioni critiche riguardano la riapertura della fermata Parco Piemonte e l’aumento del numero di stazioni presenziate, essenziali per garantire un servizio più efficiente e accessibile. Tuttavia, gli utenti lamentano di essere stati costantemente ignorati dalle autorità competenti, che non hanno mai manifestato volontà di ascoltare o implementare le proposte presentate dai pendolari.
Critiche alla gestione di Eav
I trasporti pubblici, in particolare quelli della circumvesuviana, sono sempre più soggetti a critiche per una gestione che viene considerata inadeguata dalla comunità locale. Nonostante gli ingenti investimenti provenienti da diverse fonti, i risultati non hanno portato a miglioramenti tangibili nel servizio. Per molti cittadini, la scelta di utilizzare il treno è stata abbandonata, optando invece per auto private o bus alternativi, situazione che ha contribuito a un aumento del traffico e a un ulteriore aggravio delle condizioni di viaggio.
I portavoce dei comitati dei pendolari hanno evidenziato come questo deterioramento del servizio sia il risultato di una gestione inadeguata e di decisioni che non riflettono le necessità della comunità . L’approccio adottato da Eav viene considerato arrogante, poiché continua a trascurare le istanze degli utenti, suggerendo che né raccolte firme né manifestazioni possano influenzare i dirigenti.
Una conferenza senza attese
Eav ha convocato un incontro per discutere della situazione, ma l’assenza dei rappresentanti dei pendolari è stata annunciata chiaramente. Gli utenti si sono esplicitamente dissociati da qualsiasi dialogo senza una reale volontà di affrontare le problematiche presentate. La scelta di non partecipare è stata definita una forma di protesta, un modo per rivendicare dignità e diritti in un settore che continua a subire una caduta libera nei servizi offerti.
La mancanza di ascolto e la continua insoddisfazione nei confronti di Eav pongono interrogativi sull’efficacia di una gestione che si dimostra sempre più distaccata dalla realtà quotidiana dei pendolari. È conclusione della stragrande maggioranza degli utenti che, finché non ci sarà un cambiamento nell’approccio di Eav, la situazione non potrà che rimanere critica, continuando così a impattare negativamente sulla vita delle persone che ogni giorno dipendono dai trasporti pubblici.