Il 23 novembre si è svolta una significativa manifestazione dei pendolari presso la stazione di Napoli Porta Nolana, un evento che ha messo in luce le continue difficoltà che gli utenti affrontano nel servizio di trasporto pubblico. Contemporaneamente, l’Ente Autonomo Volturno ha avviato una presentazione del nuovo treno Stadler, un gesto che non è riuscito a coprire le lacune del servizio attuale. La giornata ha visto anche una visita riservata ai giornalisti con la presenza di figure chiave come Umberto De Gregorio e Luca Cascone.
La manifestazione dei pendolari del 23 novembre ha mobilitato numerosi cittadini in cerca di risposte sulla qualità e l’affidabilità dei servizi di trasporto. I partecipanti hanno espresso il loro disappunto riguardo a un sistema che, attualmente, non riesce a rispondere in modo adeguato alle esigenze degli utenti. La dirigenza dell’EAV cerca di rassicurare i pendolari promettendo un servizio migliore con l’arrivo dei nuovi treni, che purtroppo, rimangono un’aspettativa a lungo termine. L’ottimismo sulla futura attuazione di questo programma contrasta vividamente con la realtà quotidiana che i pendolari devono affrontare, caratterizzata da un deficit non solo quantitativo ma anche qualitativo riguardo ai mezzi di trasporto.
In questo contesto, i pendolari lamentano il crescente disservizio che ha portato a una maggiore insicurezza, amplificata dalla chiusura delle biglietterie e dalla poco rassicurante desolazione delle stazioni. La chiusura di questi spazi non solo ha desertificato gli impianti, ma ha anche creato un clima di vulnerabilità, invogliando la microcriminalità ad espandere la propria attività. Queste problematiche sollevano interrogativi non solo sulla gestione operativa dell’EAV, ma anche sull’adeguatezza delle politiche di sicurezza pubblica nel settore dei trasporti.
Il lancio del nuovo treno Stadler ha coinciso con la manifesta insoddisfazione dei pendolari, i quali si domandano quanto tempo ci vorrà realmente prima che questi mezzi entrino in funzione. L’EAV ha organizzato una manifestazione per mostrare queste nuove unità, ma la tempistica di avvio del servizio rimane indefinita, con previsioni oscillanti tra i dieci mesi e futuri slittamenti. La presentazione del treno ha avuto un sapore quasi paradossale; l’entusiasmo mostrato contrasta con la realtà di un servizio che continua a mostrare evidenti lacune.
Mentre alcuni dirigenti dell’EAV si sono espressi positivamente riguardo a future operazioni e a miglioramenti, i pendolari rimangono scettici, ricordando che i previsti miglioramenti spesso si trasformano in promesse non mantenute. La situazione è ulteriormente aggravata dall’inadeguatezza delle infrastrutture, sia ferroviarie che viarie, fatte oggetto di intervento insufficiente. Il costante rinvio delle scadenze per la consegna di nuovi mezzi e la mancanza di soluzioni immediate pongono un freno agli sforzi già minimi per garantire un servizio efficiente.
Recenti sviluppi hanno portato alla luce anche gravi irregolarità nella gestione interna dell’EAV, con segnalazioni di presunti abusi nell’uso dei rimborsi spese. Nonostante la direzione dell’ente abbia avviato licenziamenti per contrastare quello che definiscono un malcostume diffuso, la mancanza di trasparenza e un’azione effettiva nei casi di misconduct tra i dirigenti lasciano molti dubbi. Gli utenti aspettano da tempo una verifica approfondita e un’azione concreta contro chi ha abusato del sistema.
Inoltre, l’inchiesta interna che dovrebbe far luce su episodi come la questione degli estintori scaduti ha tardato a concretizzarsi. Nonostante l’EAV abbia l’obbligo morale e legale di garantire la sicurezza dei passeggeri, la mancanza di una denuncia formale per interruzione di pubblico servizio in tali occasioni mette in evidenza una problematica di fondamentale importanza: la responsabilità dei dirigenti. Questo scenario evidenzia un clima di opacità che si riflette sulla percezione dell’integrità dello stesso ente.
Un ulteriore aspetto che contribuisce al dissenso tra i pendolari è la gestione della flotta di autobus. Negli ultimi quattro anni, centinaia di mezzi sono stati presentati come nuovi, ma la loro disponibilità si è rivelata insufficiente per mantenere i programmi di servizio. A fronte di tali promesse, l’EAV ha avviato processi di riduzione dei turni per il personale viaggiante, che di fatto hanno obbligato molti autisti a mettersi in ferie.
Questa riduzione di personale e mezzi non solo ha reso difficile il rispetto del programma di esercizio, ma ha lasciato centinaia di viaggiatori a piedi, accentuando ulteriormente il clima di insoddisfazione generale. La causa principale di questo disallineamento tra aspettative e servizio rimane l’assoluta mancanza di investimenti reali e tempestivi per rinnovare la flotta di trasporti pubblici. La promessa di un miglioramento, quindi, appare lontana da una concreta attuazione, lasciando la problematica dei trasporti pendolari in uno stato di sospesa instabilità.
La situazione attuale dell’EAV rappresenta una sfida non solo per la direzione, ma anche per i cittadini che continuano a lottare per un servizio dignitoso e affidabile. Il valore dell’informazione e dell’attenzione a queste questioni rimane cruciale per stimolare un cambiamento reale e per garantire che le promesse non restino solo parole.