Che viaggio meraviglioso è l’arte museale di Napoli! Tra tutti i palazzi regali e gli splendidi edifici in cui si stagliano variopinte e sensazionali collezioni sia di quadri che di sculture, il panorama artistico della città è vario e lo sono di più i suoi musei.
Tra questi se ne distingue in particolar modo uno, con una lunga ed elegante facciata rossa e circondato da un bellissimo giardino.
Parliamo del Museo di Capodimonte, tra i luoghi d’arte più significativi di Napoli, e che presenta una vasta collezione che abbraccia secoli di storia e molteplici stili.
Questo luogo è in sintesi un autentico scrigno di bellezze che attraversano diverse epoche e stili, offrendo ai visitatori un’esperienza unica di immersione nell’arte e nella storia.
Perché scoprire questo museo
Fondato nel 1738, il museo è situato all’interno di un palazzo originariamente progettato come residenza di caccia. Oggi, le sue sale ospitano capolavori che narrano la cultura di Napoli e dell’Italia, offrendo un affascinante viaggio temporale. La visita al museo rappresenta un’opportunità per esplorare opere di maestri rinascimentali, barocchi e contemporanei, nonché per ammirare il paesaggio unico dei giardini circostanti, progettati nel Settecento.
I giardini di Capodimonte costituiscono una delle meraviglie del museo, progettati dall’architetto Ferdinando Sanfelice e caratterizzati dall’armonia di elementi stilistici francesi e inglesi. Il direttore del museo, Sylvain Bellenger, ha evidenziato l’importanza di rivalorizzare questo spazio per favorire il legame tra il museo e la città, creando un ambiente che mescola arte e natura. Tra le opere più significative, la quadreria del museo espone una vasta raccolta che spazia dal Rinascimento al Barocco. La “Crocifissione” di Masaccio, un frammento di affresco proveniente dalla chiesa del Carmine, è una delle opere di grande valore.
Capolavori che parlano
Il museo ospita anche ritratti di figure storiche, come quello di Papa Clemente VII realizzato da Sebastiano del Piombo, un’opera che coniuga influenze veneziane e romane. Il ritratto cattura anche un momento personale del papa, il quale aveva scelto di lasciarsi crescere la barba durante una quarantena. Un altro capolavoro del museo è la “Trasfigurazione” di Giovanni Bellini, un’illustrazione straordinaria di Cristo che si trasforma davanti ai suoi discepoli, immerso in un paesaggio mozzafiato.
Tra le opere di Caravaggio, il “Martirio di San Andrea” è un dipinto che esprime la potenza drammatica tipica dell’artista. Il museo possiede inoltre dipinti di Pieter Bruegel il Vecchio, come “Il Misanthropos” e “La Parabola dei Ciechi”, che offrono uno sguardo profondo sulla condizione umana. Infine, l’arte contemporanea è rappresentata dall’opera di Alberto Burri, che coniuga pittura, scultura e architettura, raffigurando la siccità in una creazione in ceramica che esprime un forte messaggio simbolico.