Piero Sabbarese si presenta come il primo candidato sindaco di Ercolano alle elezioni amministrative del 2026, portando con sé una passione che affonda le radici nel quartiere di Pugliano. La sua visione per la città è certamente ambiziosa, unitamente alla consapevolezza che Ercolano, storicamente nota come Herculaneum, ha superato innumerevoli sfide nel corso dei secoli. Mentre si prepara a una battaglia politica, Sabbarese spera di risollevare il nome di Ercolano, attualmente spesso trascurato dalle cronache quotidiane e, alla luce delle recenti sfide, dall’opinione pubblica.
Ercolano: tra storia e attualità
La città di Ercolano è famosa nel mondo per il suo patrimonio archeologico e culturale, un tesoro che convive con problemi più urgenti. Folklore e bellezze artistiche si mischiano a una realtà difficile, che viene spesso rischiarata solo da fatti di cronaca nera o blitz delle forze dell’ordine. Sabbarese lamenta una narrazione unidimensionale, che si concentra unicamente sugli aspetti negativi, in qualche modo silenziando le potenzialità turistiche e culturali del luogo. “Ercolano potrebbe competere con destinazioni come Firenze e Siena, tanto ha da offrire in termini di arte e storia”, afferma con fermezza Sabbarese.
Dall’antica civiltà romana al presente, Ercolano ha subìto eventi devastanti come l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., ma ha dimostrato di sapersi rialzare. Tuttavia, nonostante i numerosi punti di attrazione, come gli scavi archeologici o il Mav, il Museo Archeologico Virtuale, ci sono conversazioni silenziose sulle mancanze che frequentemente non affiorano agli occhi di chi osserva da fuori. Queste opportunità prendono vita in un contesto di scarsa visibilità, suggellato di fatto da una gestione amministrativa poco attenta e da un coinvolgimento limitato dei cittadini.
La voglia di cambiamento di Piero Sabbarese
“Ho conosciuto Ercolano da vicino e mi fa male vedere quanto possa essere ignorato o maltrattato”, dichiara Sabbarese. Il suo percorso verso la politica è storicamente radicato e nasce dall’impegno attivo in ambito sociale. Dopo aver preso parte a movimenti giovanili, il suo distacco dagli affari pubblici arriva dopo eventi traumatici, come i disordini di Genova nel 2001, che hanno segnato una generazione intera. Tornato a occuparsi di amministrazione locale, ha avvertito l’esigenza di cambiare radicalmente la situazione della città, sottolineando come l’incapacità dei rappresentanti attuali rischi di portare all’inevitabile declino.
Sabbarese esprime la necessità di un’amministrazione che non solo racconti la storia di Ercolano ma che si faccia portavoce di un nuovo modello di governance. In un contesto in cui le problematiche economiche e sociali sono palpabili, il candidato insiste sulla necessità di un cambiamento radicale che coinvolga tutti gli attori sul territorio, dai cittadini alle istituzioni.
L’educazione come priorità
Un punto focale della proposta di Sabbarese è l’educazione. Secondo lui, il ritorno alla normalità e alla prosperità passa attraverso un investimento deciso nel settore scolastico. “La dispersione scolastica è uno dei problemi più gravi di Ercolano”, sottolinea. Dati preoccupanti emergono da ricerche recenti, che mettono in luce come una parte significativa della popolazione giovanile non abbia accesso a una formazione adeguata. Questo diventa terreno fertile per il degrado sociale, descritto come il risultato di politiche inefficaci.
Investire nella scuola significa non solo migliorare le opportunità di apprendimento, ma anche costruire un senso di comunità, stimolando l’orgoglio civico. Per Sabbarese, il futuro della città non è solo nelle mani degli amministratori, ma spetta anche ai cittadini riprendersi il proprio spazio, esercitando un ruolo attivo nella richiesta di diritti e opportunità.
Affrontare la criminalità con responsabilità sociale
Sabbarese affronta anche la questione della criminalità organizzata, un argomento delicato nella narrazione ercolanese. “La camorra non è la causa principale dei problemi di Ercolano, ma piuttosto il sintomo di un degrado sociale generalizzato”, afferma. La sua visione evidenzia l’importanza di affrontare le cause alla radice, piuttosto che limitarsi a circoscrivere i fenomeni negativi. Una comunità sana e prospera, secondo lui, nasce dall’istruzione, dall’occupazione e dalla responsabilizzazione dei cittadini.
Il messaggio centrale è chiaro: il degrado non può essere strumentalizzato. Ogni azione deve pertanto essere orientata verso il recupero di identità e dignità, non soltanto per contrastare la criminalità, ma per promuovere il benessere collettivo. Nella lotta a fenomeni deterioranti, Sabbarese crede fortemente che l’educazione e un’amministrazione più competente possano garantire il ritorno al progresso.
Il futuro di Ercolano secondo Sabbarese
Piero Sabbarese ha un chiaro messaggio per gli elettori: il cambiamento è possibile, ma occorre impegno e determinazione. Al di là delle promesse, la sua campagna elettorale si snoda attorno alla volontà di un confronto diretto con i cittadini. Ogni iniziativa deve offrire risposte concrete e non slogan vuoti. Pagamenti responsabili e gestione del territorio saranno al centro della sua proposta.
Raggiungere i cittadini, ascoltarli e far sentire la loro voce è un elemento cruciale per il suo progetto. In questo senso, il candidato non intende limitarsi a un’immagine di sindaco distante, ma desidera diventare una presenza attiva nella vita della comunità. La sua visione è chiara: contribuire a scrivere una nuova pagina per Ercolano, instillando fiducia in ogni singolo cittadino, affinché la città non perda mai di vista il suo patrimonio storico e culturale, ma possa anche costruire un avvenire roseo per le generazioni a venire.