L’analisi sulle prestazioni di Matteo Politano, calciatore della SSC Napoli, continua a suscitare ampio dibattito tra esperti e tifosi. Recentemente, durante la trasmissione “A Pranzo con Umberto Chiariello” su CRC, radio partner del club partenopeo, sono emersi diversi spunti significativi sul valore e sull’importanza di Politano nella rosa di Luciano Spalletti e nell’ottica del suo successore, Antonio Conte. Chiariello si sofferma non solo sulla tecnica del giocatore, ma anche sull’impatto che il suo utilizzo ha sul modulo e sulla strategia di gioco del Napoli.
Le qualità di Politano: un valore in crescita nel Napoli
Umberto Chiariello ha disegnato un quadro chiaro sulle caratteristiche di Politano, escludendo il suo status di fuoriclasse, ma sottolineando l’importanza delle sue doti tecniche e fisiche. Politano non è dotato di un fisico da corazziere, ma la sua agilità , velocità e abilità nel dribbling sono essenziali nel contesto delle moderne tattiche calcistiche. Chiariello lo paragona al calciatore italiano Angelo Domenghini, noto per il suo contributo sia in fase offensiva che difensiva, evidenziando come Politano sia diventato una risorsa cruciale nel progetto tecnico del Napoli.
Politano ha dimostrato una significativa evoluzione nel corso degli anni. La sua “frequenza di passo impressionante” e la capacità di pressing lo rendono un’opzione strategica per il Napoli, specialmente in un contesto di gioco in transizione. Chiariello ha messo in evidenza che Politano è in grado di occupare entrambe le fasce, nonché saltare l’uomo, qualità che lo ritagliano come uno dei migliori interpreti nel suo ruolo – nonostante le limitazioni rispetto ad altri nomi di spicco.
Il ruolo di Politano nel modulo tattico di Conte
Il sistema di gioco preferito da Conte si basa su solidità difensiva e adattamento strategico. Chiariello ha sottolineato come l’assetto tattico del Napoli possa variare tra 4-4-2, 4-5-1 e 5-3-2, evidenziando l’importanza di Politano in questo meccanismo. Secondo l’analisi dell’esperto, quando la squadra affronta delle difficoltà nella fase di costruzione, Politano è capace di retrocedere, integrandosi nella linea difensiva per rafforzare la protezione della porta.
Politano non è solo un attaccante, ma si dimostra un giocatore versatile e strategico, fondamentale per mantenere l’equilibrio. Chiariello ha enfatizzato che le caratteristiche di Politano influenzano direttamente il gioco degli azzurri, rendendolo un pivot nel tracciato delle azioni offensive e difensive. Il Napoli, con Politano in campo, ha mantenuto una delle migliori difese del campionato, dimostrando come gli schemi di Conte possano avvalersi della sua indiscutibile dedizione.
Politano e le alternative: un confronto con Mazzocchi e Neres
Il dibattito sull’assenza di Politano nel caso di un infortunio o di una rotazione del team porta inevitabilmente a un confronto con gli altri giocatori disponibili, quali Mazzocchi e Neres. Chiariello ha specificato che, sebbene Mazzocchi possa fungere da sostituto, non riesce a replicare l’impatto e l’influenza che Politano ha sul campo. Altresì, Neres, pur avendo un potenziale, non può colmare il vuoto lasciato dall’exponente del Napoli. La distinzione tra i vari stili di gioco diventa evidente: Politano offre una peculiarità che gli altri non riescono a eguagliare.
Questa differenza è cruciale per la strategia di Conte, che richiede un giocatore capace di staccarsi dalla sua posizione e contribuire attivamente alla fase difensiva, mantenendo la fluidità del gioco offensivo. La presenza di Politano non solo arricchisce il parco giocatori, ma rappresenta un elemento chiave per l’esecuzione della visione strategica del tecnico, fondamentale per le ambizioni del Napoli nel campionato.
Il progetto che ruota attorno alla figura di Matteo Politano sottolinea la capacità della SSC Napoli di adattarsi e migliorarsi, grazie a giocatori che, seppur non eccelsi come singoli, riescono a formare un collettivo di grande valore.