La situazione politica a Nola, un centro significativo della Campania sotto il profilo economico, sociale e culturale, continua a destare preoccupazione tra i membri del movimento PER per le Persone e la Comunità. Quest’ultimo gruppo ha espresso il proprio disappunto riguardo la direzione intrapresa dall’amministrazione comunale, in particolare dopo il supporto a Carlo Buonauro nelle ultime elezioni. Questa decisione riflette la necessità di un cambiamento nella governance locale, ma sono emerse criticità che rischiano di impedire un vero progresso.
La scelta di sostenere Carlo Buonauro
Nella recente competizione elettorale, PER per le Persone e la Comunità ha deciso di appoggiare Carlo Buonauro, caldeggiato per il suo background professionale che incarna valori di stima e riconoscibilità nel territorio. Questa scelta strategica doveva rappresentare una svolta per la politica di Nola, a patto che l’amministrazione fosse pronta ad abbandonare dinamiche politiche obsolete che hanno limitato lo sviluppo e la crescita della comunità. Tuttavia, il movimento ha avvertito che un reale cambiamento non può avvenire se non si mette in discussione il sistema consolidato, a sua volta legato a interessi particolari che non riflettono le aspirazioni comuni della cittadinanza.
Le dimissioni di Anna Bellobuono e il significato politico
Un episodio emblematico della situazione attuale è rappresentato dalle dimissioni dell’assessore Anna Bellobuono, designata da PER, avvenute dopo soli otto mesi dal suo insediamento. Tale scelta ha suscitato un ampio dibattito sulla sostenibilità delle ambizioni politiche di Buonauro e sulla capacità del sindaco di gestire una squadra coesa, in grado di affrontare le sfide. Il ritiro dell’assessore evidenzia non solo la difficoltà di instaurare una nuova linea politica, ma anche le pressioni interne che possono derivare da alleanze instabili. Questo episodio ha colto di sorpresa molti, relegando all’angolo le aspettative di un rinnovamento concreto nella programmazione e nelle scelte politiche.
Oligarchie e partecipazione: un nodo cruciale per il futuro
Uno dei temi centrali sollevati da PER è l’esistenza di strutture oligarchiche che hanno preso piede in molti territori, inclusa Nola. Queste consorterie, definite da una scarsa etica e inclinazione al compromesso, si configurano come ostacoli alla crescita dei territori, creando un tappo che impedisce nuove iniziative. Il movimento sottolinea che un cambiamento autentico richiede una partecipazione collettiva, non una semplice mobilitazione individuale, affinché possa emergere una nuova classe dirigente capace di proporre e realizzare piani amministrativi che rispondano realmente ai bisogni della comunità. Il potenziale di Nola, secondo PER, deve essere liberato attraverso la costruzione di un ponte fra le istituzioni e i cittadini, facendo leva su progetti condivisi e inclusivi.
In sintesi, la situazione politica a Nola resta complessa e segnata da tensioni interne. PER per le Persone e la Comunità continua a perseguire l’idea che il cambiamento sia possibile, ma richiede una seria riflessione sulle pretese etiche e sulla volontà di tutti di derogare a vecchi schemi ormai obsoleti.