A Pomigliano, il clima sul lavoro si fa teso a seguito del programma aziendale di fermate produttive previsto per il G. Vico. La scrivente Organizzazione Sindacale ha espresso preoccupazioni per l’utilizzo della cassa integrazione guadagni nel mese di febbraio 2025. Questa situazione preannuncia serie perdite economiche per i lavoratori coinvolti, in particolare per coloro che svolgono attività nei 12 turni di lavoro. L’analisi della situazione evidenzia come il personale impiegato, specialmente nel settore dei servizi generali, si trovi in una posizione fragile e a rischio sul piano economico.
Le perdite economiche dei lavoratori
La valutazione sindacale condotta dallo Slai Cobas mette in risalto l’impatto negativo delle fermate produttive sulla stabilità economica dei lavoratori. Queste interruzioni andranno a ripercuotersi in modo significativo sui salari e sulle condizioni di vita dei dipendenti che dipendono dalle ore di lavoro garantite. Fino ad ora, non si sono registrate misure alternative o piani di mitigazione efficaci per supportare i lavoratori in questa delicata fase. La chiusura temporanea delle attività non assurge solamente a un problema di organizzazione, ma si traduce in una questione di giustizia economica per gli impiegati che, nonostante le difficoltà, continuano a garantire la produttività dell’impianto.
In particolare, i lavoratori del settore servizi generali si trovano a fronteggiare una situazione ancor più critica, con una riduzione significativa delle ore lavorative. Questo accade mentre la Direzione Aziendale ha riassegnato una parte consistente del personale dall’impianto WCL di Nola, creando una serie di disagi e malcontenti. La capacità di reazione da parte dei lavoratori risulta limitata, e l’inattività da lavoro rischia di avere effetti devastanti sulla loro economia domestica e sulla loro serenità.
Ritorno dei lavoratori dal reparto WCL: una questione di giustizia
Un punto cruciale della controversia attuale è il reinserimento del personale dell’area WCL di Nola presso lo stabilimento di Pomigliano. Questa manovra è stata attuata a seguito di un’inequivocabile sentenza della Corte di Appello di Napoli, che ha evidenziato comportamenti discriminatori da parte della Direzione nei confronti di questi lavoratori. Gli addetti al lavoro possono finalmente tornare presso i loro posti, ma si trovano a dover affrontare un contesto aziendale che, a detta del sindacato, continua a mantenere pratiche antisindacali nei confronti della stessa Organizzazione Sindacale.
La situazione è complessa, e i lavoratori non solo devono affrontare la precarietà della loro posizione lavorativa, ma anche rendersi conto di essere stati oggetto di atteggiamenti che ledono la loro dignità. Superare questi ostacoli richiede non solo impegno da parte delle istituzioni ma anche una mobilitazione collettiva che possa garantire il rispetto delle norme e la tutela dei diritti dei lavoratori.
La posizione dello Slai Cobas e le prossime azioni
In questo contesto teso, la scrivente O.S. ha avvisato la Direzione Aziendale che non tollererà ulteriori comportamenti inadeguati e ha ufficializzato lo stato di agitazione sindacale. Tale decisione è frutto di una necessità impellente di tutelare gli interessi dei lavoratori, avvalendosi di azioni pratiche e concertate. Il sindacato intende agire fermamente affinché vengano rispettati i diritti dei lavoratori, e che la situazione attuale non degeneri ulteriormente.
Ci si aspetta che la Direzione ascolti le richieste del sindacato e avvii un dialogo costruttivo, fondato sul rispetto e sulla collaborazione. La via da percorrere è quella della trasparenza e dell’equità, affinchè i diritti dei lavoratori siano garantiti e le pratiche discriminatorie non abbiano più spazio all’interno dell’organizzazione.
Negli intensi mesi a venire, la situazione sul fronte del lavoro a Pomigliano continuerà a evolversi, e le organizzazioni sindacali come lo Slai Cobas si preparano a porre in essere misure che tutelino i diritti dei lavoratori, mantenendo alta l’attenzione sulle problematiche in atto. Le azioni sindacali previste serviranno a sostenere i diritti dei lavoratori, garantendo loro una rappresentanza efficace e un’opportunità per far sentire la propria voce anche in questo difficile panorama.