Pomodoro San Marzano protagonista di un evento gastronomico unico a Napoli

Pomodoro San Marzano protagonista di un evento gastronomico unico a Napoli - Ilvaporetto.com

Un emozionante incontro dedicato alla gastronomia campana ha avuto luogo nella Trattoria Pizzeria “Ieri, Oggi, Domani” di Napoli, evidenziando non solo la ricca tradizione culinaria, ma anche la celebrazione del leggendario pomodoro SAN MARZANO. Questo evento ha attirato l’attenzione di esperti della gastronomia e del giornalismo, creando un’atmosfera di convivialità e cultura del cibo.

Il rito della preparazione del pomodoro

Un’antica tradizione campana

Al centro di questa manifestazione culinaria c’era la tradizione della preparazione delle conserve di pomodoro, in particolare la salsa di pomodoro. Così come avveniva nei mesi estivi, in special modo tra agosto e settembre, famiglie e comunità si univano per mettere in bottiglia il prezioso “oro rosso”. Il pomodoro San Marzano non è solo un ingrediente, ma un simbolo di un patrimonio culturale che unisce generazioni. I partecipanti all’evento hanno potuto rivivere simbolicamente questo rito, che ha segnato la vita contadina nell’AGRO NOCERINO-SARNESE, dove ogni casa preparava le proprie conserve per affrontare l’inverno.

La preparazione della salsa di pomodoro non è solo un processo culinario, ma un momento di aggregazione sociale, un’occasione per condividere storie e passione per la cucina. Durante l’incontro, condotto dal giornalista Giuseppe Giorgio, è stata illustrata l’importanza del pomodoro San Marzano e come le “bottiglie” di questo pomodoro rappresentino un elemento chiave nella preparazione di piatti iconici napoletani.

Dal pomodoro alla tavola

Lo chef Antonio Castellano, accompagnato dal pizzaiolo Armando Dario, ha mostrato come il pomodoro San Marzano possa trasformarsi in una varietà di piatti deliziosi. Ogni portata servita ha esaltato le caratteristiche organolettiche del pomodoro, dalla freschezza alla dolcezza, dimostrando come un semplice ingrediente possa diventare il cuore di una cucina ricca di sapori, tradizione e creatività.

L’attenzione si è poi concentrata su un dolce innovativo al pomodoro, una combinazione che ha stupito gli ospiti e mostrato la versatilità del pomodoro San Marzano in base a diverse preparazioni. La realizzazione di piatti dolci a base di pomodoro rappresenta una tendenza in crescita, evidenziando come la creatività possa dare nuova vita a ingredienti tradizionali.

Una serata di cultura gastronomica

Ospiti e partecipazione

L’evento ha visto la presenza di esponenti significativi del mondo della stampa e della cultura, creando un’atmosfera di scambio e interazione. Tra i partecipanti, hanno presenziato figure come Antonio Limone, direttore dell’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno, e l’avvocato e paroliere Francesco Puglisi. La loro partecipazione ha arricchito l’incontro, portando nuove prospettive sul valore del pomodoro e sull’importanza della cucina napoletana come patrimonio da preservare.

Questa manifestazione non è stata solo un’opportunità per gustare piatti eccezionali, ma ha anche invitato tutti i presenti a riflettere sull’importanza della cultura gastronomica nella vita quotidiana. L’associazione tra tradizione e innovazione si è rivelata un tema centrale, facendo emergere come il pomodoro San Marzano possa continuare a giocare un ruolo cruciale anche nelle preparazioni moderne.

Degustazione e abbinamenti

Un altro elemento di rilievo è stata la scelta di abbinamenti enologici, con il “VESUVIO Lacryma Christi” Bianco DOC della Cantina Tizzano, recentemente premiato al “The WineHunter Award” 2024 di Merano. La sinergia tra i piatti serviti e il vino ha creato un’esperienza gustativa completa, permettendo di apprezzare appieno la qualità degli ingredienti utilizzati.

Le emozioni che hanno caratterizzato la serata hanno rafforzato il legame tra cibo, cultura e comunità, rendendo l’evento una celebrazione gioiosa e coinvolgente delle tradizioni gastronomiche napoletane. Il pomodoro San Marzano, in questa cornice festiva, ha dimostrato di essere non solo un ingrediente prezioso ma anche un simbolo di un’identità culinaria che merita di essere condivisa e celebrata.

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