Il dibattito sull’identità di San Nicola, patrono dei marinai e figura fondamentale nel panorama cristiano, è tornato alla ribalta grazie all’appello di Potito Peruggini Ciotta. Presidente del Comitato per la ricostruzione di Saint Nicholas a New York, Ciotta sta cercando di riportare a galla l’autenticità di una tradizione che, a suo avviso, è stata deformata nel tempo. Focalizzandosi sulla commercializzazione intorno a questa figura sacra, Peruggini sottolinea l’importanza di riconnettere la figura storica di San Nicola con le sue vere origini.
La trasformazione di San Nicola in Santa Claus
Secondo Ciotta, la figura di Santa Claus che oggi conosciamo è frutto di una grossolana reinterpretazione avvenuta nel XX secolo. Un processo che ha visto la multinazionale Coca Cola giocare un ruolo cruciale nel ridefinire l’immagine di San Nicola. La popolarità del personaggio venne trasformata da una figura religiosa in un’icona consumista. “Babbo Natale è un ladro di identità”, afferma Ciotta, sottolineando che l’essenza originale di San Nicola è stata sovrapposta a un simbolismo profano, distorcendo la sua funzione di portatore di doni per i ragazzi il 6 dicembre.
La figura plump di Santa Claus, vestita di rosso e associata ai regali notturni durante le festività natalizie, ha ereditato da San Nicola solo un’ombra del suo significato. Ciotta si fa portavoce di un messaggio chiaro: è necessario restituire a San Nicola la dignità e il rispetto che merita, evidenziando che la data del 6 dicembre, nota per la celebrazione del Santo, dovrebbe continuare a essere un momento di gioia e riflessione per la comunità cristiana.
La commercializzazione del Natale e le sue implicazioni
La trasformazione culturale della figura di San Nicola in Santa Claus non è solo una questione di immagine, ma investe anche il modo in cui il Natale viene percepito e celebrato in tutto il mondo. Peruggini mette in evidenza come questa commercializzazione abbia portato a un allontanamento dai veri valori natalizi, sostituendo la spiritualità con un consumismo sfrenato. “Il delirio consumistico ha preso il sopravvento”, afferma, riflettendo su come le celebrazioni natalizie siano ora più concentrate sugli aspetti materiali piuttosto che su quelli spirituali.
Il commercio ha infatti infuso il Natale di spese eccessive, distraendo le persone da ciò che il Natale rappresenta simbolicamente. Ciotta invita i cristiani a prendere coscienza di questa distorsione, affinché possano celebrare il Natale in modo autentico, riscoprendo il legame con le proprie tradizioni e radici religiose.
Riscoprire l’eredità di San Nicola nei tempi moderni
Peruggini non si limita a denunciare la situazione attuale, ma chiama anche all’azione. Il suo appello è mettere in evidenza l’autenticità di San Nicola, un Santo che ha portato vita e speranza a generazioni. Egli rappresenta valori come generosità e altruismo, figure che dovrebbero essere al centro delle celebrazioni natalizie.
La sua missione, alla guida del Comitato per la ricostruzione di Saint Nicholas, è quella di creare consapevolezza e conoscenza su questo tema. Promuovere eventi e iniziative che riportino al centro della scena il vero significato di San Nicola è un obiettivo che Potito Peruggini Ciotta ha deciso di perseguire, richiamando la comunità a riflettere su cosa significhi veramente il Natale.
Nella società attuale, dove la tradizione è spesso dimenticata, il richiamo di Ciotta diventa un invito a tutti i cristiani a riflettere e a ricollegarsi ai valori che San Nicola rappresenta. Una riappropriazione dell’identità, non solo per i festeggiamenti del 6 dicembre, ma anche per riscoprire una storia che necessita di essere preservata e tradotta nelle pratiche contemporanee.