Pozzuoli, i rimborsi ai consiglieri comunali rimangono un mistero per i cittadini

A Pozzuoli si solleva un interrogativo importante sul tema della trasparenza riguardo ai rimborsi erogati ai consiglieri comunali. Mentre nel vicino comune di Quarto questi dettagli vengono pubblicati regolarmente, a Pozzuoli il silenzio regna sovrano. I cittadini esprimono preoccupazioni per una mancanza di apertura che coinvolge le indennità dei rappresentanti eletti, alimentando il dibattito locale sulla necessità di maggiore chiarezza.

I rimborsi e le modalità di ottenimento

I rimborsi per i consiglieri comunali di Pozzuoli sono legati ad un sistema particolare che prevede la rendicontazione del tempo impiegato presso la sede comunale. Ogni consigliere che è anche un dipendente ha l’obbligo di presentare attestazioni di presenza, che vengono poi trasferite al proprio datore di lavoro. Questo, a sua volta, richiede il rimborso al comune, che provvede al pagamento in base al contratto in essere. La questione si complica però se si considera che il rimborso varia in base all’inquadramento: più è alta la posizione lavorativa del consigliere, maggiore è l’importo ottenuto.

Ad esempio, un consigliere con un contratto del valore di 5.000 euro potrà ricevere un rimborso equivalente. A questo si aggiunge la norma che contempla anche il tempo di percorrenza tra il luogo di lavoro e l’ufficio comunale. Questo vuol dire che un consigliere assunto in un’azienda situata a Nola avrà diritto a essere rimborsato anche per il tempo speso per recarsi a Pozzuoli, anche se questo implica un tragitto che parte da un’altra località, come Monterusciello. La questione dei rimborsi diventa quindi una tematica su cui riflettere, poiché mette in luce una delle pratiche poco conosciute dalle stesse persone che hanno eletto questi rappresentanti.

L’appello alla trasparenza

Negli ultimi mesi, è cresciuta una richiesta di trasparenza da parte dei cittadini puteolani, i quali esprimono la necessità di conoscere meglio le informazioni relative ai propri rappresentanti comunali. L’iniziativa di Cronaca Flegrea, che ha raccolto il dissenso di molti, sottolinea un desiderio condiviso di chiarezza. L’appello rivolto ai consiglieri è semplice: “Fate sapere al pubblico quali sono i vostri lavori, quanto guadagnate in rimborsi, chi è il vostro datore di lavoro e quando siete stati assunti.”

Questo invito alla comunicazione non è solo un modo per sciogliere il velo su una situazione che altrimenti rimarrebbe opaca, ma mira anche a instaurare un dialogo costruttivo tra i rappresentanti e i cittadini. La proposta è quella di utilizzare il canale email come strumento per divulgare queste informazioni, con l’obiettivo di colmare un vuoto informativo che il comune ha lasciato aperto. I cittadini pongono quindi una domanda legittima: “Cosa c’è da nascondere?” La situazione si complica ulteriormente considerando che la trasparenza nelle istituzioni è un elemento fondamentale per la democrazia e la partecipazione civica, rendendo necessaria una riflessione più ampia sulle pratiche di comunicazione adottate dai consiglieri comunali.

In un periodo in cui l’informazione e la visibilità sono cruciali per mantenere un buon rapporto tra cittadini e amministrazione, Pozzuoli si trova davanti a una sfida significativa nel garantire il diritto dei cittadini a essere informati su come vengono gestite le risorse pubbliche, inclusi i rimborsi dei consiglieri.

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Redazione