In un contesto di crescente richiesta di trasparenza e responsabilità nella gestione pubblica, il consigliere comunale Riccardo Volpe ha nuovamente chiesto l’intervento del Prefetto di Napoli per ottenere documenti cruciali riguardanti le concessioni balneari a Pozzuoli. La situazione lascia intravedere un potenziale disguido burocratico che potrebbe celare irregolarità nella gestione del demanio pubblico.
Richiesta di accesso agli atti
Il 3 maggio, Riccardo Volpe ha formalizzato una richiesta specifica per consultare la documentazione relativa alle concessioni balneari. Tuttavia, come evidenziato dallo stesso consigliere, il primo tentativo è stato ostacolato da un diniego da parte del dirigente competente. Solo dopo un sollecito del Prefetto e l’intervento della Commissione Nazionale per l’accesso agli atti, Volpe ha potuto fissare una serie di appuntamenti per esaminare la documentazione.
Il percorso di richiesta si è prolungato fino al 16 luglio, quando il consigliere ha chiesto ufficialmente di ricevere delle copie dei documenti visionati. Nonostante le numerose sollecitazioni rivolte sia al Presidente del Consiglio Comunale sia al Segretario Generale, ad oggi, l’ufficio non ha fornito alcuna documentazione, nemmeno in formato cartaceo. Questo scenario ha spinto Volpe a scrivere nuovamente al Prefetto di Napoli, S.E. Michele di Bari, chiedendo un intervento urgente.
Il consigliere ha messo in luce l’importanza di questi documenti, suggerendo che potrebbero rivelare abusi nella gestione del demanio, progetti non realizzati e autorizzazioni mai concesse. La mancanza di disponibilità di accesso agli atti si configura come un ostacolo significativo sia per la trasparenza sia per la possibilità di formulare nuove proposte.
Il ruolo del movimento politico Pozzuoli ORA
Il movimento Pozzuoli ORA, di cui fa parte Volpe, è attivamente impegnato nella questione del demanio pubblico da diversi anni, collaborando con cittadini e comitati locali. La difficoltà di accesso agli atti richiesti rappresenta non solo un impedimento per l’azione del consigliere, ma anche un segnale preoccupante per la partecipazione attiva dei cittadini nel monitoraggio delle attività dell’amministrazione comunale.
Raffaele Postiglione, portavoce del movimento, ha sottolineato la necessità di rispettare i ruoli istituzionali e la responsabilità dei dipendenti pubblici. La trasparenza e l’assistenza nei confronti degli eletti dovrebbero essere considerati un obbligo da parte dell’amministrazione. La negazione dell’accesso agli atti, che colpisce non solo i consiglieri, ma anche i cittadini comuni, rappresenta una violazione del principio di trasparenza che dovrebbe caratterizzare la gestione pubblica.
Postiglione ha richiamato l’attenzione sulla crescente interazione tra politica e burocrazia, denunciando la sovrapposizione di ruoli che emerge nel Comune di Pozzuoli. Ha enfatizzato l’importanza di un intervento diretto da parte del Sindaco per ripristinare la chiarezza e la responsabilità all’interno della gestione amministrativa.
Riflessioni sulla burocrazia locale
La questione della trasparenza e della responsabilità nella pubblica amministrazione è di grande rilevanza, specialmente in un periodo in cui i cittadini richiedono un maggior coinvolgimento e controllo sulle decisioni degli enti locali. La digitalizzazione e l’innovazione tecnologica adottate dagli uffici pubblici sembrano non essere sufficienti a garantire un accesso adeguato agli atti e a facilitare la comunicazione tra gli organi istituzionali e il pubblico.
Questi eventi sollevano interrogativi sul futuro della governance locale a Pozzuoli, evidenziando la necessità di una revisione delle procedure burocratiche. La mancata trasparenza rischia di minare la fiducia nei confronti delle istituzioni e potrebbe avere ripercussioni dirette sulla partecipazione civica e l’efficacia dell’amministrazione.
Infine, l’attenzione da parte di funzionari come il Prefetto di Napoli sottolinea l’importanza di una supervisione esterna per garantire che i diritti dei cittadini e degli eletti siano rispettati, e che la trasparenza continui a essere uno dei principi fondamentali della gestione pubblica.