Il Comune di Pozzuoli ha avviato una programmazione ambiziosa per trasformare il porto e il lungomare in un centro di attrazione internazionale, ispirandosi a modelli di successo come quelli di Barcellona. La tre giorni di eventi intitolata «Pozzuoli 2050: nuove strategie urbanistiche della città» ha riunito esperti e cittadini per discutere della futura pianificazione urbanistica, con un forte focus sulla sostenibilità e sull’integrazione di risorse naturalistiche.
La sostenibilità è il tema cardine del piano urbanistico, articolato in tre direttrici principali: urbanistica, sociale e ambientale. Nel corso del dibattito conclusivo svoltosi all’Auditorium dell’ex Olivetti, diversi attori hanno espresso le proprie opinioni sul futuro di Pozzuoli. Massimo Clemente, direttore del Cnr-Itc, ha enfatizzato l’enorme potenziale del lungomare rispetto al turismo crocieristico e alla nautica da diporto, citando esempi internazionali come il rinomato Hudson River Park di New York e il lungomare di Barcellona. Clemente ha comunicato la necessità di uno sviluppo sostenibile che coinvolga l’intera area flegrea, fino a Bagnoli, segnalando che i turisti non devono essere percepiti come un elemento estraneo, ma come parte integrante della vita sociale ed economica della città.
Durante il tavolo, i comitati civici e le associazioni del terzo settore hanno sottolineato l’importanza di adottare un approccio pianificatorio che mantenga intatto il patrimonio naturalistico e archeologico della zona, affrontando al contempo le problematiche legate al bradisismo. Agostino Di Lorenzo, dirigente dell’Urbanistica, ha descritto il porto di Pozzuoli come un simbolo di sviluppo regionale, che avrà un ruolo centrale nel futuro della comunità.
Il porto di Pozzuoli è stato identificato come un elemento cruciale nel piano di rinnovamento, con contributi significativi da parte di architetti e urbanisti. Tra i relatori, erano presenti figure di spicco nel settore, come Vezio De Lucia, Francesco Domenico Moccia e Marco Filippo Alborno, noto per i suoi progetti di rinnovamento portuale a Malta e Civitavecchia. Il principale obiettivo è quello di creare un hub strategico per il Mediterraneo, capace di attrarre turismo crocieristico e nautico a livello internazionale.
Il sindaco Gigi Manzoni ha dichiarato che la collaborazione tra le varie realtà locali sarà fondamentale per la realizzazione di questo piano urbanistico. Manzoni ha messo in evidenza come il porto non sia solo un punto di partenza per le attività turistiche, ma anche un motore di sviluppo economico che può generare posti di lavoro e opportunità per i cittadini.
Tra le questioni più delicate emerse durante l’evento c’è stata quella del bradisismo, un fenomeno naturale intrinsecamente legato al territorio flegreo. Questo fenomeno, caratterizzato da variazioni del livello del suolo, presenta sia sfide che opportunità per gli urbanisti. Il sindaco ha ribadito l’importanza di progettare un futuro che consideri questo fenomeno, sostenendo che la gestione attenta e proattiva del bradisismo possa fare di Pozzuoli un esempio virtuoso per l’intera area metropolitana.
Manzoni ha affermato che l’obiettivo primario è quello di dimostrare di avere la capacità di affrontare il bradisismo con efficacia e prevenzione, invitando altre realtà regionali a unirsi nel condividere progetti ambiziosi per il miglioramento della città. Il messaggio è chiaro: Pozzuoli intende essere un leader nella gestione delle sfide ambientali, non senza però riconoscere l’importanza della cooperazione e del supporto reciproco tra le diverse comunità.